Lockdown, proteste in Olanda: centinaia in strada, scontri e arresti. Il premier: «Criminali». Tensione anche in Israele

Lockdown, proteste in Olanda: centinaia in strada, scontri e arresti. Il premier: «Sono criminali»
Tensione e scontri in Olanda. Centinaia di persone sono state arrestate dopo le proteste contro il lockdown che ieri sono sfociate in forti scontri con la polizia. Lo riporta il...

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Tensione e scontri in Olanda. Centinaia di persone sono state arrestate dopo le proteste contro il lockdown che ieri sono sfociate in forti scontri con la polizia. Lo riporta il Guardian. «Questa è violenza criminale, non una protesta. E la tratteremo come tale», ha detto il premier Mark Rutte parlando con la stampa.

Ad Eindhoven, dove sono state arrestate 30 persone, i manifestanti hanno dato fuoco ad auto e cassonetti e lanciato pietre contro la polizia che ha usato cannoni ad acqua per disperderli. Anche ad Amsterdam gli agenti hanno sparato acqua contro la folla. Quella di ieri è stata la manifestazione più violenta in Olanda dall'inizio della pandemia. Il giorno prima, un gruppo di violenti avevano dato fuoco a un laboratorio di test per il Covid nel paesino di Urk.

Israele

Migliaia di ebrei ultraortodossi si sono scontrati la scorsa notte con la polizia israeliana in diverse località per protestare contro ripetuti tentativi di chiusura delle loro istituzioni educative ordinata nel contesto del lockdown nazionale. Gli incidenti più gravi si sono verificati a Gerusalemme (dove i dimostranti hanno ostruito con cemento le rotaie della ferrovia leggera e hanno bruciato una pensilina) e a Bnei Brak, sobborgo religioso di Tel Aviv. In questa località facinorosi hanno percosso e ferito il conducente di un autobus e poi hanno bruciato l'automezzo. Anche il sindaco di Bnei Brak, lui stesso un ebreo ortodosso, è stato attaccato dai dimostranti. Altri incidenti sono stati segnalati ad Ashdod. I dirigenti politici della comunità ortodossa, che fanno parte della coalizione di governo di Netanyahu, hanno accusato la polizia di aver provocato la esasperazione della popolazione. Stamane buona parte dei loro istituti educativi restano aperti, malgrado il lockdown nazionale ed il forte tasso di contagio registrato anche ieri.

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Il Mattino