«Ieri è cominciata la mia prima giornata di incontri qui a Washington in veste di candidato premier del MoVimento 5 Stelle. Sono stato al Dipartimento di Stato...
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«Come prima cosa - scrive - ho chiarito che il MoVimento 5 Stelle non è isolazionista né filorusso, come una parte della stampa italiana in questi anni ha voluto dipingerci: al contrario ci interessa avere più relazioni internazionali e interlocutori possibili, come è sempre stato per il nostro Paese, in un'ottica in cui gli Usa sono e resteranno uno dei nostri principali alleati e la Russia un nostro interlocutore storico». Al centro delle discussioni anche il tema dell'Alleanza Atlantica: «Ho spiegato che non mettiamo in discussione la nostra permanenza nella Nato, ma vogliamo che la nostra voce venga ascoltata perché le cose che non ci vanno bene sono molte e si possono cambiare», sottolinea Di Maio.
«Non ci interessa nemmeno uscire dall'Europa, ma riteniamo sacrosanto mettere in discussione i trattati economici che fino ad oggi ci hanno impedito di fare investimenti a deficit, perché questa - rimarca il candidato premier M5S - è l'unica strada per sviluppare il nostro progetto di innovazione tecnologica e tornare a crescere». «Insomma, ho voluto spiegare che il MoVimento 5 Stelle non è una forza da demonizzare, ma a cui guardare con interesse per le proposte e la nuova idea di Paese di cui siamo portatori», conclude Di Maio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino