«Oggi il candidato premier è il capo della forza politica, ovvero è riferito alla legge elettorale e non è capo della vita politica generale del...
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«A me interessa solo il movimento, non i ministeri: di quelli non me ne frega assolutamente niente», ha risposto a chi chi chiedeva di un suo possibile incarico nell'ipotetico governo Di Maio. E poi: «Sono venuto ad ascoltare». Attraversa dall'ingresso al palco l'arena della fiera di Rimini e viene fermato da molti attivisti, che gli chiedono selfie e gli stringono la mano.
Una di loro lo rimprovera: «Io sono d'accordo con te ma tu devi farti vedere di più, devi fare interviste». Fico allora si difende: «Io cerco di stabilire un numero giusto di interviste, perchè non mi piace apparire troppo» spiega. Ma all'attivista che insiste: «Come si fa così, niente tv, giornali no...», lui replica: «Ma io vado, certo non vado ogni giorno...».
Parole ben più amichevoli per Di Maio sono quelle espresse da Davide Casaleggio che dal palco di Italia a 5 stelle ha mandato un'«in bocca al lupo a Di Maio.
Il candidato M5S incoronato con le primarie (guastate da un numero piuttosto basso di votanti) ha parlato da premier in pectore: «Il 3% deficit/Pil non è un dogma, così potremo ridurre il debito pubblico. Se non facciamo nuovi investimenti, anche un po' in deficit, il debito non lo ridurremo mai», ha detto dal palco della Fiera di Rimini. «E spero che ascoltino anche i Paesi Ue».
«Facciamo patto con imprenditori, ogni euro recuperato da corruzione lo destiniamo a chi ha sempre portato avanti un'attività onestà», ha detto. E per Di Maio c'è un altro punto: «Se abbiamo decine di miliardi di crediti con lo Stato non possiamo pensare di pagare lo Stato». «Ai 50ennei che perdono il lavoro diamo il reddito di cittadinanza. I soldi? Li prendiamo dagli investimenti nell'innovazione». E sul Jobs Act: «Sono venti miliardi sprecati. Ogni miliardo nelle rinnovabili permette 16mila posti di lavoro in più».
Infine la Sicilia: «Possiamo liberare la Sicilia dai vecchi partiti, diamo il massimo sostegno a Cancelleri. Non dobbiamo utilizzare le elezioni in Sicilia per grandi dinamiche nazionali, sono importanti per i siciliani». «In Sicilia abbiamo tutti partiti contro ma tutta la gente onesta è con noi».
Il Mattino