ROMA. Dopo il flop amministrative il M5S riparte dai territori e da uno in particolare, Roma, governata da Virginia Raggi. I vertici pentastellati, ma qui c'è...
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Da qui alle prossime elezioni dunque l'agenda politica dettata dalle misurazioni social (specialità della Casaleggio) prevede nuovi temi, più concreti, più vicini a quegli elettori che non volevano disquisizioni sulla legge elettorale ma parlare di problemi più contigui alla quotidianità, come la sicurezza urbana.
La contromossa politica è esercitata via Campidoglio con la sindaca Virginia Raggi che scrive al prefetto per fermare nuovi centri di accoglienza e che lancia un'operazione decoro urbano. Il termometro social molto più che i sondaggi comunica al quartier generale milanese che su questi temi il consenso si impenna raggiungendo anche i diecimila like.
Non sono voti, è vero, ma aiutano il leader milanese a capire dove va la palla del consenso. Per dire: il bollettino amministrativo che diffonde Raggi su Facebook, fitto fitto di delibere e provvedimenti burocratici riscuote molti meno entusiasmi. Ecco perché ai piani alti hanno pensato a una sterzata law and order alla Rudolph Giuliani Segnali di fumo alla Lega nord? No, dice il consigliere lombardo Stefano Buffagni che chiosa le parole di Raggi: «Il problema va gestito, non subìto. Ma quale alleanza con la Lega! Noi dobbiamo convincere i loro elettori che l'unica soluzione possibile e credibile è il M5S».
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