Regna il caos tra i grillini. «Ma questo non può essere il Movimento anarchico a 5Stelle!», sbattono i pugni sul tavolo gli uomini più vicini a Luigi Di...
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Pd, niente penale per chi cambia casacca: dietrofront in Umbria
Anche Sebastiano Cubeddu è in aula e non vota. E subito i sospetti si addensano pure su di lui. Se ne andrà? Si vuole far cacciare? Intanto, Davide Galantino saluta tutti e passa con Fratelli d'Italia: l'annuncio non è indolore. Perché a Montecitorio la notizia provoca un mezzo parapiglia. Gli ex colleghi gli danno del «venduto». Mezza rissa, travolto il deputato leghista Giuseppe Basini. Ancora un'altra voce: Roberto Rossini, che non vota il taglio dei parlamentari, viene dato in orbita Giorgia Meloni. Anche lui. Ma c'è davvero il clima scissione?
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IL CAOS
Al momento la modalità è quella della diaspora. In generale è una Babele. «Chi è contro voti di conseguenza, e si prenda le sue responsabilità sulle conseguenze sul governo», trapela dai vertici del M5S prima che si accendano le lucette verdi. Di Maio dopo la festa del Movimento a Napoli ha in mente di regolare una serie di conti interni: partiranno le espulsioni, si farà chiarezza. Il problema sono i fronti che si affastellano, per il leader. Dalila Nesci si autocandida in Calabria per impedire l'accordo con il Pd? L'ex ministro Barbara Lezzi le va in soccorso e tira fuori il caso di Giancarlo Cancelleri che da consigliere regionale in Sicilia è diventato viceministro ai Trasporti: «Dopo questa deroga - dice la pasionaria di Lecce - le regole non valgono più». Sempre più in disparte, ma con il dente avvelenatissimo, anche un'altra ex ministra: Giulia Grillo. «Non sarò a Napoli per la festa e dopo questa esperienza in parlamento finirà il mio impegno politico». Perché? «Ho perso le motivazioni».
Anche l'ex titolare della Salute ce l'ha con Di Maio. Si litiga dunque a vario titolo un po' ovunque. «Io ho sempre detto ciò che non andava, già quando facevo parte del direttorio», è lo sfogo in Transatlantico di Carla Ruocco, presidente della commissione Finanze, con alcuni colleghi pentastellati. In questa balcanizzazione del Movimento non aiuta di certo l'elezione dei due capigruppo di Camera e Senato.
Le squadre in campo sono queste: Anna Macina, Francesco Silvestri e Raffaele Trano a Montecitorio; Danilo Toninelli, Gianluca Perilli, Marco Pellegrini e Stefano Lucidi a Palazzo Madama. Serve la maggioranza assoluta al primo voto, altrimenti si andrà a oltranza. E già si capisce che anche oggi sarà una giornata di passione. D'altronde, basta una scintilla. Ecco perché Di Maio è pronto alla festa di Napoli a far partire la fase due del movimento: da una parte la riorganizzazione, dall'altra la pulizia interna. I probiviri hanno esaminato tutte le controversie pendenti nell'ultimo anno: presto arriveranno i verdetti. «Colletti per esempio - ragionano i vertici del M5S - da regolamento va espulso». Ma in questa settimana si cercherà di non accendere gli animi. Sabato e domenica a Napoli c'è la festa del M5S (il 20% dei parlamentari non ha versato la quota di 1.500 euro per protesta) e tutti si aspettano parole di pace da Beppe Grillo: a Napoli c'è già una camera prenotata. Ma la sua presenza non è stata per ora confermata.
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Il Mattino