Con la riforma del pubblico impiego ci saranno «circa 50 mila» stabilizzazioni: «abbiamo considerato coloro che hanno contratti temporanei da oltre tre anni. Il...
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Parlando della norma sui licenziamenti lampo, osserva che «quello che suscita l'indignazione dei cittadini non è tanto sapere che esiste una minoranza di dipendenti infedeli. Piuttosto ciò che fa arrabbiare è che davanti all'evidenza di un comportamento scorretto, viene percepito un lassismo nel sanzionarlo. Premesso che i licenziamenti non sono il cuore della riforma, il nostro primo intervento in questo contesto, è stato di equilibrio e buon senso». Quindi aggiunge che «nel Testo unico che approveremo giovedì avremo una norma che impone al contratto la sanzione sulle assenze di massa e reiterate». Per quanto riguarda la valutazione del merito, il ministro spiega che «il 50% del salario accessorio deve essere legato alla performance», ma non sarà «individuale», «ci saranno obiettivi generali, d'intesa con Comuni e Regioni», come «per esempio il taglio dei tempi delle liste d'attesa, un minor tempo se chiedo un ammortizzatore sociale, più servizi digitali» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino