Quando la madre gli ha strappato la tastiera del computer dalle mani, si è lanciato dal quinto piano di casa. Un 19enne lotta tra la vita e la morte, all'ospedale Cto...
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Letteralmente significa «stare in disparte, isolarsi»: sono giovani che si autoescludono dalla società e trascorrono gran parte del loro tempo tra le mura della propria stanza. Non hanno amici e spesso rifiutano anche il dialogo con i propri familiari. Molti finiscono anche col lasciare la scuola, in una spirale da cui non è facile uscire. «Andate via, lasciatemi stare, non voglio parlare», dice ai giornalisti la madre del 19enne, visibilmente scossa, nella sala d'attesa dell'ospedale in cui il figlio è in camera operatoria. I medici hanno cercato di stabilizzargli il trauma vertebrale riportato nella caduta insieme ad altre numerose fratture. Poco prima di lanciarsi sembra che stesse litigando con la madre, come avveniva sempre più spesso, proprio per il computer davanti al quale trascorreva la maggior parte del suo tempo. I giovani del quartiere lo conoscono soltanto di vista. Per andare a casa, da cui usciva sempre meno, attraversava i giardinetti senza dar retta a nessuno, il passo svelto, la testa bassa avvolta nel cappuccio della felpa che indossa spesso.
Il 19enne aveva frequentato un istituto tecnico serale, ma la sua carriera scolastica era discontinua e da un pò di tempo non si presentava più alle lezioni.
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Il Mattino