«Da Rutelli in poi ho contribuito a tutte le campagne elettorali, ho finanziato tutti, solo al Pd ho dato 380 mila euro». Così Salvatore Buzzi, collegato...
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Confiscati 25 milioni a Diotallevi, boss della Banda della Magliana: anche un attico a Fontana di Trevi
«Nell'intercettazione in cui mi si sente dire che con Alemanno sindaco eravamo a cavallo mi riferivo al contorno, non a lui direttamente, perché avevamo dalla nostra parte Franco Panzironi, ex direttore generale di Ama, che era corrotto, il quale mi obbligò a fare finanziamenti alla fondazione di Alemanno, sempre tramite altre cooperative, mai direttamente con la 29 giugno - ha aggiunto Buzzi - Le tangenti le davo a Panzironi ma Alemanno non era da considerarsi “comprato”, lui lo avrò incontrato 1 o 2 volte. Con l'arrivo di Alemanno in Campidoglio invece il nostro fatturato è sceso di 5 milioni».
Ad Alemanno, anche oggi presente in aula, si contesta di avere compiuto atti contrari ai suoi doveri d'ufficio, ricevendo somme di denaro dal presidente della Coop 29 giugno Salvatore Buzzi, nel periodo che va dal 2012 al 2014. In particolare, si tratterebbe, secondo l'accusa, di 75mila euro per cene elettorali, di 40mila a titolo di finanziamento alla Fondazione Nuova Italia di cui Alemanno era presidente, e di circa 10mila euro in contanti.
Una diffida pubblica «ad associare l'integerrimo operato della giunta Rutelli alle vicende riguardanti il processo contro le persone accusate nell'inchiesta del cosiddetto mondo di mezzo». A diffonderla è l'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli che, in una nota, sottolinea che «alla luce di alcune false interpretazioni pubblicate, va chiarito che nessun addebito è mai stato sollevato, in nessuna sede, sulla nostra correttezza ineccepibile. Sino alla conclusione del nostro mandato, e, per quanto mi riguarda, sino al momento in cui è stata aperta l'indagine contro Buzzi, Carminati & c., nessun addebito è emerso verso cooperative ritenute, al contrario, meritorie per il reinserimento dei detenuti e altre attività sociali».
Rutelli aggiunge poi che «gli affidamenti per modesti lavori di pulizia di spazi pubblici che ottennero questi soggetti, prima dell'inizio della mia amministrazione, ad esempio nella V Circoscrizione, e sino all'anno 2000, non sono mai stati assoggettati a rilievi, perché effettuati nel pieno rispetto delle norme regionali e nazionali.
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Il Mattino