Per espandere il milionario giro d'affari il gruppo mafioso di Misterbianco aveva avviato contatti anche con il gotha di Cosa nostra, persone ritenute "vicine" al...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Durante l'operazione i carabinieri hanno sequestrato anche armi. La Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni per 70 milioni di euro in Italia, nell'Isola di Man, in Austria, in Gran Bretagna e a Malta. All'inchiesta ha dato un importante contributo l'imprenditore del settore Fabio Lanzafame, che sta collaborando con la magistratura. I carabinieri hanno posto ai domiciliari il vicesindaco e arrestato 4 persone appartenenti alla famiglia Santapaola-Ercolano.
L'attività investigativa ha fatto luce sul gruppo mafioso, capeggiato dai fratelli Placenti, abituato ad operare sotto traccia. Quello che Carmelo Gabriele Piacenti, in un'intercettazione, chiama la "duranza" (durata, ndr). Ma questo non elimina quella che la Procura definisce la loro pericolosità sociale. Come emerge da intercettazioni inserite nelle 220 pagine dell'ordinanza del Gip Pietro Antonio Currò. In auto, con due interlocutori con cui parla di un sequestro di droga che ritengono legato a una delazione e sull'opportunità di "ammazzare le famiglie e i figli" dell'autore della soffiata per rappresaglia, Carmelo Placenti afferma: «No... non fanno male... dice "anche i bambinì"? Sì, pure i bambini!... Perché hanno il sangue di sbirro come al padre!». In un'altra occasione, nell'ambito di un contenzioso sulla vendita illegale di botti d'artificio, è sempre Carmelo Placenti ad essere intercettato e sentito mentre dice: «A questi glieli devo ammazzare a tutti».
La guardia di finanza, che ha indagato sugli aspetti economici, ha posto agli arresti domiciliari 16 indagati. Sono accusati di avere assicurato al gruppo Placenti l'intestazione formale di attività commerciali nel settore del gaming e di autoveicoli e di avere alimentato il controllo di una rete nazionale di circa 500 agenzie di scommesse e garantito il funzionamento, tra il 2016 e il 2017, della raccolta di 20 milioni di euro di giocate illegali nelle province di Catania, di Catania, Messina, Siracusa, Palermo e Trapani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino