Sono indagati i quattro carabinieri che intervennero per arrestare Riccardo Magherini, morto il 3 marzo scorso a Firenze. Hanno ricevuto un avviso di garanzia anche i...
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Il racconto dei familiari «Riccardo risulta essere stato immobilizzato con un uso della forza non previsto e contemplato nelle tecniche di immobilizzazione delle forze dell'ordine, fra cui: presa e stretta del collo con le mani; calci quantomeno ai fianchi/addome anche nel momento in cui era già steso prono a terra; prolungata pressione di più agenti sul suo corpo, compreso il tronco, in posizione prona sull'asfalto». Lo scrivono, in una denuncia presentata al tribunale di Firenze, Guido e Andrea Magherini, padre e fratello di Riccardo, morto il 3 marzo scorso a Firenze mentre veniva arrestato dai carabinieri. I familiari di Magherini, assistiti dall'avvocato Fabio Anselmo, chiedono che i carabinieri intervenuti quella sera siano accusati di omicidio preterintenzionale e i sanitari di omicidio colposo. Nella denuncia i familiari sostengono che «nel lungo arco temporale iniziato 'qualche minuto primà che arrivasse la prima ambulanza fino a quando è arrivata la seconda ambulanza con l'avvio delle manovre di soccorso (almeno 15 minuti), Riccardo era già divenuto totalmente silenzioso e immobile (si veda fra gli altri la significativa deposizione di Gerini, sentito a investigazioni difensive: »il ragazzo era diventato silenzioso certamente prima che arrivasse l'ambulanza«)». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino