Malattia di Crohn, sperimentata nuova tecnica chirurgica al Policlinico Federico II di Napoli

Malattia di Crohn, sperimentata nuova tecnica chirurgica al Policlinico Federico II di Napoli
Nuove prospettive per i pazienti che soffrono della malattia infiammatoria cronica intestinale. Al Policlinico Federico II di Napoli è stato messo a punto un nuovo...

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Nuove prospettive per i pazienti che soffrono della malattia infiammatoria cronica intestinale. Al Policlinico Federico II di Napoli è stato messo a punto un nuovo intervento chirurgico nel trattamento della Malattia di Crohn, nell'ambito del Dipartimento ad Attività Integrata di Gastroenterologia, Endocrinologia e Chirurgia Endoscopica, diretto dal professore Giovanni Domenico De Palma.


L'equipe chirurgica diretta da Luigi Bucci e, a seguire dal Gaetano Luglio, in collaborazione con l'equipe gastroenterologica dell'Unità Operativa Semplice di Terapie avanzate delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, guidata da Fabiana Castiglione, ha sperimentato, negli ultimi anni, una nuova tecnica chirurgica che si è dimostrata efficace nel ridurre in maniera significativa la percentuale di recidiva post-chirurgica nella malattia di Crohn, senza registrare differenze significative in termini di sicurezza e complicanze per i pazienti.

«Per mettere a punto questo nuovo tipo di intervento - sottolinea De Palma - lo studio è durato oltre quattro anni e i risultati saranno a breve pubblicati sulla rivista internazionale Annals of Surgery». Gran parte dei pazienti affetti dalla malattia di Crohn va incontro ad uno o più interventi chirurgici, vale a dire resezioni intestinali, nel corso della propria vita. Ciononostante, la malattia frequentemente si ripresenta dopo l'operazione, anche se il paziente è sottoposto al trattamento farmacologico. La modalità di intervento proposta dal team federiciano apre nuovi orizzonti per i pazienti, con un approccio decisamente più ottimistico alla patologia.


«La nuova tecnica chirurgica realizzata dalla nostra equipe conferma quanto l'attività di ricerca scientifica sia determinante per il miglioramento continuo dell'assistenza - ha affermato Anna Iervolino, direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria Federico II - concorrendo così ad ampliare l'offerta sanitaria della Regione Campania, che è oggi in grado di fornire risposte concrete e sempre più innovative ai bisogni di salute dei cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino