Una morte breve, tra grandi sofferenze, provocata da una paralisi molto dolorosa. Così si è conclusa la vita di Kim Jong-nam rivela l’autopsia. Resta avvolto...
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Dopo che le due donne gli si sono avvicinate, il fratellastro di Kim Jong-un è stato portato nella clinica dell’aeroporto e lì è svenuto. È morto poco dopo in ambulanza mentre veniva trasferito in ospedale. Intanto la polizia malese ha completato le verifiche nel terminal dello scalo teatro dell’omicidio senza riscontrare tracce di gas nervino. L’aerea interessata è stata quindi dichiarata «zona sicura». Le indagini, invece, proseguono senza fare grandi passi in avanti. Sabato Siti Aisyah, l’indonesiana arrestata con una vietnamita per l’omicidio, ha confessato di essere stata pagata 90 dollari per partecipare a quello che credeva un reality show a danno di uno sconosciuto e con un liquido ritenuto olio per bambini e non gas nervino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino