Maltempo in Valtellina, maxi-frana sulla provinciale: si stacca un masso da 90 metri cubi

Maltempo in Valtellina, maxi-frana sulla provinciale: si stacca un masso da 90 metri cubi
Il maltempo in Valellina ha provocato la caduta di una maxi-frana seguita alle piogge della notte. Il terreno ha franato nel territorio comunale di Valfurva (Sondrio). Il crollo...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il maltempo in Valellina ha provocato la caduta di una maxi-frana seguita alle piogge della notte. Il terreno ha franato nel territorio comunale di Valfurva (Sondrio). Il crollo è avvenuto stamattina prima dell 7: per fortuna a quell'ora la strada provinciale numero 29 che porta al passo del Gavia era ancora chiusa, in seguito ai provvedimenti presi lo scorso giugno quando i geologi e i tecnici di Arpa avevano rilevato dei movimenti nel mega-dissesto del Ruinon.

Da allora la strada è stata a lungo chiusa, a titolo precauzionale, e riaperta poi a singhiozzo, ma sempre chiusa di notte.

Uomo centrato in pieno da un fulmine. In video l'attimo in cui viene colpito
Meteo, dal caldo africano a temporali e grandine: le previsioni

Le proteste degli operatori economici della zona, fortemente danneggiati, e intenzionati ad avviare una causa legale per danni, avevano sortito l'effetto di dilatare le finestre di apertura al traffico. Stamane, però, se fosse stata transitabile i rischi di vittime ci sarebbero stati perché sono rotolati a valle, sulla strada, massi giganti dalla frana del Ruinon, monitorata da anni. Ora sul posto sono presenti i Vigili del fuoco, i carabinieri, geologi e le autorità pubbliche per valutare la situazione. Il paese è ora semi-isolato: raggiungibile dal versante di Brescia e da una strada sterrata di emergenza.



È un grosso masso di 90 metri cubi, messosi in moto poco a valle della «nicchia bassa» del Ruinon, a circa 365 metri di quota sopra la strada del Gavia, quello che è rotolato questa mattina intorno alle 5 a Valfurva, dividendosi in due. La parte principale, circa 60 metri cubi, ha invaso la carreggiata della strada provinciale numero 29 che porta al passo del Gavia. Il secondo blocco, di circa 25 metri cubi, si è arrestato a una distanza di circa 60 metri dall'asse della carreggiata. Questi i primi dati raccolti dai tecnici dopo il sopralluogo degli uomini del Centro di Monitoraggio Geologico (CMG) di Arpa Lombardia nei pressi della frana. La situazione, secondo l'agenzia, ha raggiunto livelli di spostamento mai verificatisi negli anni precedenti. Grazie alle rilevazioni di Arpa Lombardia, che a giugno ha segnalato l'incremento della pericolosità e dei movimenti della frana, gli Enti coinvolti avevano deciso limitazioni della strada che porta a Santa Caterina. Nel pomeriggio, il CMG continuerà l'analisi dei dati provenienti dalle apparecchiature installate nei pressi della frana.




  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino