Manuel Bortuzzo, genitori furiosi: «Non è un selfie da esibire»

Manuel Bortuzzo, genitori furiosi: «Non è un selfie da esibire». Ecco cos'è successo in ospedale
Franco Bortuzzo e Rossella Corona, genitori di Manuel Bortuzzo, il nuotatore veneto rimasto ferito a colpi di pistola nel quartiere Axa di Roma ad opera di due...

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Franco Bortuzzo e Rossella Corona, genitori di Manuel Bortuzzo, il nuotatore veneto rimasto ferito a colpi di pistola nel quartiere Axa di Roma ad opera di due ragazzi - e che forse non potrà più camminare - hanno scritto un post sulla pagina Facebook TutticonManuel, in cui attaccano la stampa. 


«Manuel non è uno scoop, non è trofeo da esibire, né un selfie da pubblicare sulle pagine di un giornale. È un giovane che sta lottando con tutte le sue forze per riprendersi la sua vita. Chiediamo il dovuto rispetto, come stanno tenendo tutti gli altri giornalisti cui abbiamo riferito successivamente delle condizioni di Manuel portando loro i suoi saluti e delle dichiarazioni rilasciate con trasparenza con finalità di pubblicazione», scrivono i genitori di Manuel. «Purtroppo, in un momento di nostra assenza, senza alcuna autorizzazione da parte nostra o dell'ospedale, Manuel si è trovato in stanza una signora (accompagnata fino al suo ingresso da un uomo della scorta) - denunciano i genitori di Manuel - , con cui si è intrattenuto a parlare pensando che fosse una scrittrice in visita e non che avrebbe pubblicato su un quotidiano un articolo sulla sua vicenda, né tanto meno il selfie poi scattato».
 
«L'autorizzazione all'ingresso in stanza da parte di un'infermiera sarebbe stata data alla signora - si legge nel post - qualificatasi come amica di Manuel. Io, Rossella Corona Bortuzzo, sono entrata successivamente in stanza, quasi al termine della chiacchierata. Ho chiesto alla signora chi fosse e si è qualificata dell'antimafia». «Manuel è felicissimo e sorpreso dell'affetto che lo circonda e che fino a ieri è stato manifestato con correttezza e rispetto», scrivono ancora i genitori, chiedendo «rispetto» per il figlio. 
 
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Il Mattino