Una messa per Diego a un anno dalla sua morte. Nella casa che Diego amò di più, quella di Lascano 2257 Barrio de la Paternal. Fu una la prima casa della famiglia Maradona, che viveva non ai margini di Buenos Aires ma del mondo fino a metà anni '70. Fu il primo regalo del futuro Campione alla sua famiglia quando firmò il primo contratto professionistico con l'Argentinos Juniors, che gioca in quel quartiere. L'appuntamento è giovedì 25 novembre, alle ore 19 d'Argentina (le 23 in Italia). La funzione davanti all'appartamento sarà officiata dal sacerdote Juan Molina.

La prima casa che diede felicità a Diego e alla sua famiglia, in quel quartiere dove El Pibe conobbe la futura moglie Claudia Villafane, è diventata un museo, per ora l'unico al mondo. Si chiama Casa de D10S e lo gestisce Cesar Perez, figlio del segretario dell'Argentinos Juniors che firmò il  primo cartellino professionistico di Maradona. Cesar ha ricevuto prenotazioni da tutto il mondo per le visite in quest'ultimo mese, a partire dal 30 ottobre, il giorno in cui Diego avrebbe compiuto sessantun anni. Ci sono pezzi della vita dei Maradona - nel quartiere abitano ancora le sorelle del Pibe - in quella casa, dall'arredo alle foto, a un quaderno scolastico di Diego in cui scriveva la parola “mama”. E c'è il merchandising, come in qualsiasi museo al mondo: da qualche mese disponibili anche le tute del Napoli degli anni Ottanta, gli anni più belli, gli anni di Maradona. 

Un tuffo nel passato ma con una certezza: «È qui che Maradona ha vissuto felice con la sua famiglia ed è qui che continuiamo a sentirlo presente».