Non è un momento tranquillo per Dalma e Gianinna Maradona, le due figlie di Diego e Claudia Villafane. Dalma è appena rientrata a Buenos Aires dopo avere girato a Napoli alcune scene del docu-film “La figlia di Dio” mentre Gianinna starebbe preparando il matrimonio con Osvaldo, l'ex attaccante della Roma e della nazionale argentina che si è dato all'attività di cantante. Nel programma televisivo di America Tv “A la tarde” il conduttore Luis Ventura ha lanciato pesanti accuse alle figlie del Diez per la loro partecipazione alla Maradona Cup che si è disputata a Riyad il 14 dicembre.

Ventura ha ricordato la notizia diffusa da Veronica Ojeda, madre di Diego Fernando, ultimo figlio del Campione: per partecipare a questo evento Dalma e Gianinna avrebbero ricevuto 30mila dollari a testa. L'emiro che ha organizzato questa festa (una partita tra Barcellona e Boca Juniors vinta dal club argentino) avrebbe voluto anche gli altri figli di Diego ma - secondo le parole del conduttore televisivo argentino - Diego Jr, Jana e il minore Diego Fernando sono stati esclusi dall'accordo, che sarebbe stato definito dalla moglie di Sebastian Baglietto, amministratore della eredità di Maradona. Si tratta di Gabriela Galaretto. che ha accompagnato Dalma anche nel suo viaggio a Napoli per le riprese del docufilm e che - ha aggiunto Ventura - ha trattato con gli organizzatori come rappresentante della figlia del Pibe.

Il giornalista, che nei mesi scorsi ha spesso polemizzato con la famiglia Maradona, ha sottolineato un altro particolare: i soldi per la partecipazione delle figlie del Pibe alla Maradona Cup sarebbero stati versati su un conto corrente di New York, intestato a Dalma e a sua madre Claudia Villafane. «Non faccio osservazioni, do una notizia», ha aggiunto Ventura. Una notizia che è destinata a suscitare polemiche perché il versamento per un'operazione commerciale collegata alla figura di Maradona dovrebbe non solo dovrebbe avvenire su un conto di un istituto di credito argentino ma anche essere congelato in attesa dell'accertamento delle istanze di paternità avanzate da Magalì Gil e Eugenia Laprovittola.