OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
- oppure -
Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google
OFFERTA SPECIALE
Leggi l'articolo e tutto il sito ilmattino.it
1 Anno a 9,99€ 89,99€
oppure
1€ al mese per 3 mesi
L'abbonamento include:
- Accesso illimitato agli articoli su sito e app
- La newsletter del Buongiorno delle 7:30
- Tutte le newsletter tematiche
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Dirette esclusive
Il tempo della veglia e del dolore sta per finire. Quello delle liti lontane dalle lacrime sta, invece, arrivando. Diego Armando Maradona è andato via, resterà per sempre il vuoto nel cuore e nella testa di tantissimi tifosi in giro per il mondo, ma i clan che l’hanno accompagnato negli ultimi anni di vita sono nuovamente pronti a scendere in campo.
Tutto sembra essere finito nelle mani di Matias Morla, l’avvocato che nell’ultima decade ha assistito più da vicino il Pibe de oro. 41 anni, figlio di una famiglia benestante di Buenos Aires, Morla si fa conoscere al “grande” pubblico per essere stato l’avvocato difensore di diverse celebrità argentine. Da qui il legame con Diego, conosciuto quasi per caso e mai più lasciato. C’è la mano di Morla dietro il ritorno di Diego da Dubai in Sudamerica, così come dietro a tanti dei contratti di sponsorizzazione che accompagneranno Diego anche dopo la morte. L’avvocato sarebbe a capo del cosiddetto “Entorno de Maradona”, un gruppo di assistenti (di cui fa parte anche Leopoldo Luque, il medico che a inizio novembre lo aveva operato al cervello) che negli ultimi anni ha isolato Diego allontanandolo dalla famiglia e dagli amici di sempre, filtrando persino le telefonate al Pibe. Non è un caso che Maxi, il cognato di Morla, sia stato negli ultimi anni l’assistente di Maradona.
Dall’altra parte, tutte le donne del Diez. E i figli. E i nipoti. E le sorelle che Diego non aveva mai dimenticato. La rivalità era stata accesa due anni fa da Dalma, la primogenita di Maradona. «Parassita, sei ciò che di peggio poteva capitare a mio padre» aveva accusato l’avvocato, che nel frattempo aveva sottolineato l’importante tenore di vita suo e della sorella Giannina. A tenere le redini c’è Claudia Villafane, storica compagna del Diez conosciuta dai napoletani.
L’unico rappresentante del mondo sportivo all’ultimo saluto per il Diez è stato invece Guillermo Coppola, agente e amico di Diego che lo aveva accompagnato dall’ultimo anno della sua carriera a Napoli. Coppola aveva sostituito Jorge Cyterszpiler - lo storico manager di Diego che aveva avuto un ruolo fondamentale nel suo passaggio da Barcellona a Napoli prima di essere allontanato sul finire dell’esperienza italiana di Maradona - e ha mantenuto ottimi rapporti con Claudia e le due figlie. Così come ottimi sono i rapporti portati avanti da Alfredo Cahe, altro personaggio del clan maradoniano, ex medico personale del campione di Villa Fiorito che lo aveva salvato nel 2000, quando un infarto (simile a quello fatale dello scorso mercoledì) stava per costargli la vita.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino