Maradona, processo per la morte: «Doveva essere curato in clinica, due medici si opposero»

Maradona, processo per la morte: «Doveva essere curato in clinica, due medici si opposero»
«Maradona, dopo l'operazione al cervello, doveva essere seguito in una struttura specialista con il supporto di psichiatri. Ma i suoi medici de cabecera (di fiducia,...

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«Maradona, dopo l'operazione al cervello, doveva essere seguito in una struttura specialista con il supporto di psichiatri. Ma i suoi medici de cabecera (di fiducia, ndr) si opposero». È quanto ha dichiarato, a nove mesi dalla morte di Diego, il dottor Ferdinando Villarejo, responsabile della terapia intensiva della clinica Olivos, dove il Campione fu operato il 3 novembre. Villarejo è stato ascoltato dai magistrati della Procura di San Isidro titolari dell'inchiesta sulle ultime drammatiche ore del fuoriclasse argentino il 25 novembre nella casa del Barrio San Andres a Tigre ma soprattutto sulle cure che non gli vennero prestate. E la testimonianza del dottor Villarejo, cardiologo, è importante perché lo specialista ha attribuito ai due medici de cabecera, il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, la responsabilità di aver fatto trasferire Diego in un appartamento nonostante la raccomandazione di un ricovero presso una struttura medica.

Il dottor Villarejo ha spiegato ai magistrati che stanno raccogliendo una serie di testimonianze prima di decidere il rinvio a giudizio dei sette indagati per morte di Diego (tra essi, appunto, i medici Luque e Cosachov): «Maradona è stato ricoverato presso la clinica Olivos dal 4 all'11 novembre. A causa delle sue condizioni spiegammo ai suoi medici de cabecera che dopo l'operazione avrebbe dovuto essere trasferito presso un'altra struttura sanitaria ma i due medici decisero di farlo uscire, anche se le dimissioni non erano adeguate alla situazione del paziente». Come stava Maradona? Male, molto male, a causa della dipendenza da alcol. «Era aggressivo anzitutto nei suoi stessi confronti, chi gli era vicino lo lasciava fare. Era problematica la relazione con Diego e con chi lo assisteva: avrebbe avuto bisogno di un altro team al suo fianco. La nostra indicazione di farlo seguire da psichiatri in un'altra struttura non venne ascoltata». Gestito male da medici e assistenti personali, Maradona sarebbe morto il 25 novembre dopo un'agonia - secondo la commissione medica incaricata dalla procura di San Isidro - durata 12 ore.

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Il Mattino