I pm della Procura di Roma che indagano sulle spese del sindaco Ignazio Marino contano di avere entro la fine della prossima settimana un quadro chiaro della nota spese, delle...
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Obiettivo di chi indaga è ricostruire, incrociandolo anche con i dati in possesso presso la filiale della banca che ha rilasciato la carta di credito al Comune, l'iter delle spese fatte e il giustificativo dichiarato. Un lavoro che potrebbe viaggiare parallelo con una serie di audizioni che il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il sostituto Roberto Felici raccoglieranno nei prossimi giorni. Dai titolari dei ristoranti dove il sindaco si è recato, ai "commensali" invitati ai pranzi e alle cene. Di questi già alcuni hanno smentito quanto affermato da Marino, come ad esempio i rappresentanti della Comunità di Sant'Egidio e l'ambasciatore del Vietnam, sostenendo di non aver mai mangiato assieme al primo cittadino.
Il procedimento fino a lunedì resterà un modello 45, ossia senza ipotesi di reato e indagati. Il quadro però, con l'avvio dell'attività istruttoria, potrebbe mutare e il nome di Marino potrebbe finire nel registro degli indagati con l'accusa di peculato. Al momento il sindaco non avrebbe chiesto ai pm di essere ascoltato nè ci sarebbero stati contatti diretti tra gli uffici di piazzale Clodio e quelli del Campidoglio.
Sempre nella giornata di lunedì i magistrati affideranno un'ampia delega agli uomini della Guardia di Finanza che dovranno materialmente recarsi presso il Palazzo Senatorio per acquisire la corposa documentazione.
Il Mattino