Un testo che fa riflettere e commuovere, che sembra scritto direttamente dal padre di Marta Danisi, la giovane infermiera tra le vittime del crollo di Ponte Morandi a Genova. In...
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Dal cane eroe alle foto false, tutte le bufale sul crollo di Ponte Morandi a Genova
Marta Danisi e Alberto Fanfani, la coppia di fidanzati morta a Genova: si sarebbero sposati l'anno prossimo
A che pro, quindi, scrivere e diffondere sul web un simile oltraggio alla memoria di padre e figlia? Basta leggere un passo della conclusione della lettera per accorgersi che ci sono precise finalità politiche, che sfruttano l'onda emotiva della tragedia per fare della propaganda senza un briciolo di coscienza: «E mentre c’è chi dal posto caldo dietro la propria scrivania discute sui vaccini, gli immigrati, le famiglie arcobaleno, mentre l’Italia crolla a pezzi, io piango chiedendo a Dio la forza per svegliarmi domani e vivere con la tua stessa volontà. Riposa in pace figlia mia».
A smentire l'autenticità della lettera è stata la stessa famiglia di Marta Danisi, che ha rivelato come il padre fosse morto da diversi anni. Ancora una volta, quindi, ci troviamo di fronte ad un aspirante Joseph Goebbels 2.0, che sfrutta il dolore, la rabbia e l'indignazione degli utenti. Questa volta, però, per adescare i gonzi è stata calpestata la memoria di un uomo morto per un male incurabile e di una ragazza vittima del suo stesso paese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino