Partorisce nel bagno dei suoi genitori naffoga il neonato nel water per timore di essere licenziata. Marzena Kowalski, una donna polacca di 30 anni, era terrorizzata a tal punto...
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La giovane donna ha sostenuto di aver avuto un aborto spontaneo, ma l'autopsia dimostò che il piccolo era morto per annegamento.
Dopo l'interrogatorio della polizia Marzena ha confessato, ammettendo di aver ucciso il neonato per paura di essere licenziata.
La donna in tribunale ha raccontato che il suo datore di lavoro non avrebbe mai accettato di metterla in maternità e che l'avrebbe licenziata: «Mi disse che mi avrebbe sparato se avessi avuto un figlio», così la donna, dopo essere rimasta incinta, ha deciso di fare la scelta estrema. I colleghi sono rimasti scioccati: «Non sembrava incinta, durante i nove mesi non ci siamo accorti di nulla». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino