La mascherina che uccide il virus, l'invenzione dei ricercatori messicani: ecco come funziona

La mascherina che uccide il virus, l'invenzione dei ricercatori messicani: ecco come funziona
La soluzione per bloccare definitivamente i contagi da Covid potrebbe arrivare dal Messico, con una mascherina capace di neutralizzare il definitivamente il virus impedendone la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La soluzione per bloccare definitivamente i contagi da Covid potrebbe arrivare dal Messico, con una mascherina capace di neutralizzare il definitivamente il virus impedendone la trasmissione. A realizzare il prototipo sono stati i ricercatori dell’Università nazionale autonoma del Messico (Unam), utilizzando nanostrati di argento e rame, che rendono inoffensivo il virus. La comunicazione è arrivata ieri, con la notizia pubblicata dalla Gazzetta ufficiale della stessa Università. Ed è stata poi diffusa dall’agenzia Reuters. La maschera facciale antimicrobica, a triplo strato, è stata chiamata dagli stessi ricercatori “SakCu”.  Da “Sak”, che in lingua Maya  significa argento, e “Cu” è il simbolo chimico del rame.

 

La Danimarca: «Il virus non è più una minaccia, è sotto controllo». Via tutte le restrizioni dal 10 settembre


Mascherine che distruggono il virus, i test

Per testare il nuovo strumento anticontagio, i ricercatori hanno utilizzato alcune gocce contaminate con il virus, prelevato da pazienti positivi ricoverati presso l’Ospedale Juarez in Messico e le hanno poi posizionate sul film argento-rame, depositato su polipropilene. Il risultato dell’esperimento è stato positivo. Secondo i ricercatori, se la concentrazione virale era alta, il virus scompariva di oltre l’80% in circa otto ore, se, invece, la carica virale era bassa, in due ore non veniva rilevato alcun RNA del virus. «A contatto con il nanostrato argento-rame, la membrana SARS-CoV-2 si rompe e il suo RNA viene danneggiato -  hanno spiegato i ricercatori sulla Gazzetta dell’Università. illustrando la loro scoperta - Quindi, anche se SakCu dopo l’utilizzo venisse smaltita in modo improprio, non sarebbe un problema, in quanto, la sua superficie non rimane contaminata, come molte quella delle mascherine utilizzate abitualmente».

 

 

Ivermectina, la cura fake dei no vax contro il Covid: boom avvelenamenti negli Stati Uniti. Fda: «Non siete mucche, smettetela»

 

Riutilizzabile

I costi della nuova mascherina potrebbero essere un po' più alti rispetto a quelli dei dispositivi di sicurezza utilizzati finora, ma la maschera facciale, sempre secondo i ricercatori, è riutilizzabile e può essere lavata fino a dieci volte senza perdere la sua proprietà biocida.

 

Pandemia, la classifica dei Paesi dove viene gestita meglio: prima la Norvegia ma l'Italia migliora

 

Ancora sperimentale 

L’Unam, al momento, non sta ancora producendo in serie le mascherine facciali e ha affermato che attualmente ha la capacità di produrne 200 al giorno. Il progetto è stato sottoposto a “peer review”, ossia la procedura di valutazione e di selezione delle ricerche eseguiti da specialisti del settore per verificarne l’idoneità al finanziamento.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino