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A pochi giorni dal via agli esami di maturità, è aperto il dibattito sull'utilizzo o meno delle mascherine da parte degli studenti. A spingere per il "no" è anche il sottosegretario alla salute Andrea Costa, che auspica che un decreto ad hoc possa essere approvato nel prossimo Consiglio dei ministri del 15 giugno.
Mascherine agli esami «una scelta politica»
Intanto, si mantiene pressochè stabile il numero di nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia mentre il numero di dosi di vaccino somministrate ha quasi raggiunto la quota di 138 milioni. La polemica sull'obbligo di mascherine alla maturità continua dunque a tenere banco. Nei giorni scorsi, il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi aveva precisato che la decisione sull'utilizzo o meno del dispositivo di protezione durante gli esami sarebbe spettata ai presidenti delle commissioni esaminatrici. Diversa la posizione di Costa: «Conto e auspico che al prossimo Consiglio dei ministri del 15 giugno potremo approvare un decreto per l'abolizione dell'obbligo di mascherina per gli studenti che sosteranno gli esami di maturità. Un'indicazione chiara sulla questione deve essere data dal governo», ha affermato. Anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, chiede al governo di «provvedere e di permettere gli esami senza mascherine. Non è neanche tanto corretto dire - sottolinea - che debbano farlo i dirigenti scolastici». Ed ancora: «Chiedere di mettere le mascherine proprio nel momento in cui c'è lo stress dell'esame - commenta - è proprio una cattiveria».
La situazione contagi
Intanto, è sostanzialmente stabile il numero di nuovi contagi giornalieri in Italia, mentre l'incidenza dei casi ha registrato un aumento secondo l'ultimo monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità (Iss).
La nuova variante
Rispetto alla situazione epidemiologica attuale, che vede un modesto incremento dei casi ed un aumento della prevalenza della sottovariante Omicron 5, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri lancia però un messaggio rassicurante: «Questa nuova sottovariante non deve preoccuparci, è chiaro che i contagi saliranno ma l'importante è che non salgano i ricoveri. L'avere una gran parte della popolazione vaccinata con terza dose ci mette al riparo dalle forme gravi della malattia. Ô importante però - avverte - proseguire a proteggersi con le terze e quarte dosi». E sempre sulla questione vaccini, a partire da domani una catena umana si dipanerà a Ginevra durante i 4 giorni del vertice dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) per ribadire la richiesta dello stop ai brevetti al fine di abbassarne i costi e «consentire ai Paesi poveri di vaccinare tutti». A promuovere l'iniziativa è la Campagna Europea Right2cure No Profit on Pandemic. La pandemia è tutt'altro che terminata, spiegano i promotori, ma «mentre in Italia e in Europa siamo alla quarta vaccinazione, nei paesi poveri appena il 16% delle persone ha ricevuto la prima dose».
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Il Mattino