Italicum senza ballottaggio: il Pd prova a trattare con M5S

Italicum senza ballottaggio: il Pd prova a trattare con M5S
«Una legge elettorale nuova il Pd non la può fare da solo. Servono i numeri in Parlamento e noi siamo pronti a discutere con tutti». Dopo la battaglia per...

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«Una legge elettorale nuova il Pd non la può fare da solo. Servono i numeri in Parlamento e noi siamo pronti a discutere con tutti». Dopo la battaglia per mettere in sicurezza l’Italicum e lo scontro - poi perso - per dotare il Paese di un sistema elettorale e istituzionale all’altezza, Matteo Renzi non si sente assolutamente responsabile per la palude nella quale è finita la legge elettorale. Tantomeno per la possibile ingovernabilità del Paese che potrebbe esserci dopo il voto. 


Allarmi e altolà che nelle settimane scorse, nel pieno dello scontro sul referendum costituzionale, l’allora presidente del Consiglio aveva più volte lanciato. L’invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai presidenti delle Camere non lo sorprende anche se - ricorda - i motivi per rinviare l’armonizzazione dei due sistemi elettorali è stato utilizzato nei mesi scorsi da molti per “stabilizzare” la legislatura. Da lunedì il Pd avrà un nuovo segretario e Renzi, che è dato per favorito, si mostra disponibile a discutere «con tutti» di una legge elettorale che comunque vada nella linea dell’Italicum. Ovvero partito a vocazione maggioritaria e non ammucchiate pre-voto e certezze da parte dell’elettore su chi verrà eletto e su chi governerà il Paese. 

In buona sostanza i cardini dell’Italicum previsto ora alla Camera, ma senza il ballottaggio inizialmente previsto e cassato dalla Consulta anche perché le camere sono rimaste due. Ovvio quindi che a Renzi vada bene il cosiddetto Legalicum del M5S che altro non è che l’Italicum senza il ballottaggio. Al Pd come ai Cinquestelle piace il premio di maggioranza dato al partito e vanno bene anche le soglie di sbarramento, che potrebbero essere uniformate al 5%. Ai grillini - stando almeno alle posizioni ufficiali esplicitate da Danilo Toninelli - non vogliono i capilista bloccati che la Consulta non ha toccato.

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Il Mattino