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«Ho troppo rispetto per il Parlamento per non accettare». Sergio Mattarella, dopo una notte di riflessione, accetta il bis. E lo fa per quel senso di rispetto verso le istituzioni che ha caratterizzato tutto il suo settennato. Lo fa comprendendo che ogni altra scelta avrebbe messo a rischio la stabilità del governo in una fase difficilissima per l'Italia e l'Europa. Accetta dopo aver sentito il premier Mario Draghi, anch'egli ormai convinto - nonostante il mai nascosto desiderio di salire al Colle - che una sua uscita di scena da palazzo Chigi avrebbe comportato un rischio gravissimo per il Paese. Mattarella e Draghi si confrontano di persona sulla scelta e probabilmente le parole di Draghi hanno avuto un peso sulla determinazione del capo dello Stato.
Mattarella lascia la sua casa ai Parioli con la figlia durante il voto decisivo a Montecitorio
Il balletto mediatico
Non che il presidente non avesse già metabolizzato l'idea che circola da settimane.
Quirinale, Letta: «Mattarella bis fa contenti tutti gli italiani»
La richiesta della maggioranza
Ecco perchè tutto ciò non sarebbe stato possibile se si fosse trattato di una richiesta di parte. Al minimo doveva essere l'attuale maggioranza, compatta, a chiedergli l'ulteriore passo in avanti. E questo è esattamente quello che è successo. La svolta è avvenuta ieri sera quando, prima Forza Italia, e poi la Lega hanno alzato bandiera bianca nel loro frenetico compulsare profili e hanno detto a chiare lettere che avrebbero lavorato per la continuità e, soprattutto, confermato il loro appoggio al governo di Mario Draghi. Manca Fratelli d'Italia, certo. Ma il no di Giorgia Meloni era considerato al Quirinale fisiologico. Infatti un fiume di voti lo ha costretto a rimanere a casa sua, il Quirinale.
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Il Mattino