Medicina, concorsi con il Green pass in tutta Italia: 77mila aspiranti per 15 mila posti

Medicina, concorsi con il Green pass in tutta Italia: 77mila aspiranti per 15 mila posti
Green pass e concorsi, è filato tutto liscio o quasi alle selezioni per iscriversi alle facoltà di Medicina in tutta Italia. I 77mila aspiranti camici...

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Green pass e concorsi, è filato tutto liscio o quasi alle selezioni per iscriversi alle facoltà di Medicina in tutta Italia. I 77mila aspiranti camici bianchi che hanno partecipato al concorso nazionale per poter accedere alle facoltà di Medicina competono per 15 mila posti disponibili. «Sono il futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale», il messaggio che ha voluto inviare loro il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Davanti agli atenei di tutta Italia sono scattati i controlli per verificare il possesso del certificato, requisito obbligatorio per accedere all'università. Lunghe file disciplinate e nessun caso segnalato di pasionari no-Green pass. Un piccolo intoppo si è verificato a Pavia dove 20 studenti si sono dovuti sottoporre a tampone rapido (a loro spese) per ovviare all'errata lettura del Qr code.

Le aspiranti matricole si sono presentate all'ingresso con la documentazione in regola e pronte ad affrontare i 100 minuti di test con tanto di mascherina Ffp2 obbligatoria per l'intero svolgimento della prova. All'esterno le immancabili proteste di alcuni movimenti contro il numero chiuso nelle università.

Da Bari a Torino, da Roma a Padova, gli studenti hanno rispettato senza alcun problema le norme anti-Covid. In alcuni atenei, quelli più grandi, sono stati disposti turni di ingresso, mentre in quelli meno popolosi un turno unico. La maggior parte degli aspiranti medici si è detta favorevole sia ai vaccini sia all'uso di Green pass.

 

«Soltanto con la vaccinazione potremmo sperare di tornare a quella normalità che il Covid ci ha rubato da quasi due anni - il coro quasi unanime all'esterno del centro fieristico di Bastia Umbra, dove si sono svolti i test per l'università di Perugia - e quindi ben venga l'estensione obbligatoria della somministrazione del vaccino».

 

«Sono d'accordo sull'obbligo di esibire il Green pass - ha spiegato una studentessa in fila a Milano - siamo tanti ragazzi e ragazze e non c'è distanziamento quindi è giusto che ci sia questa attenzione. Nessuno viene escluso perché chi non ha fatto il vaccino può comunque sottoporsi a tampone».

Anche Andrea, in fila per sostenere il test, è d'accordo: «io ho la doppia dose di vaccino e credo sia giusto esibire il Green pass perché dobbiamo tutelarci tutti». «È giusto e condivido» gli accessi controllati con Green pass, «per limitare i contagi e perché è coerente con quanto dovremmo e vorremmo diventare: medici che credono nella scienza», sono invece le parole di una infermiera 26enne di Bari a caccia del sogno di diventare medico.

A favore dell'obbligo vaccinale, poi, la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni. «La vaccinazione per tutti credo sarebbe una misura importante», ha detto accogliendo le aspiranti matricole in Ateneo. Inevitabili, come ogni anno, le proteste contro il numero chiuso. In diverse città italiane attivisti di Consulcesi hanno indossato i panni dei protagonisti della Casa di Carta per ribadire che «Medicina è la casa di tutti».

«Anche quest'anno - afferma il presidente, Massimo Tortotella - scendiamo in campo con le nostre risorse e tutto il nostro impegno perché la Laurea alla Facoltà di Medicina diventi accessibile a tutti gli studenti, abbiamo un bisogno enorme di nuovi medici e dobbiamo accogliere l'entusiasmo dei ragazzi». Proteste anche da parte degli studenti, con i sit in di Link Coordinamento Universitario e del Fronte della Gioventù Comunista.

 

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Il Mattino