Meloni: «Cospito sparò ancora dopo la grazia nel 1991, non è una vittima»

Il premier: «Lo Stato lo ha graziato ed è andato a sparare a della gente»

Meloni: «Cospito sparò ancora dopo la grazia nel 1991»
Le bollette, l'autonomia, il caso Cospito. Giorgia Meloni è stata ospite di "Dritto e rovescio", su Rete4. Tema centrale e più attuale è...

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Le bollette, l'autonomia, il caso Cospito. Giorgia Meloni è stata ospite di "Dritto e rovescio", su Rete4. Tema centrale e più attuale è l'anarchico al 41-bis sul quale oggi sia la procura di Torino che la Direzione nazionale antimafia hanno dato sulla revoca del regime speciale in carcere. «Una cosa interessante che non si è notata: Cospito nel 1991, già in carcere, decise di fare lo sciopero della fame, e venne graziato - ha detto Meloni -. Lo Stato lo ha graziato ed è andato a sparare a della gente. Non stiamo parlando di una vittima, per come la vedo io. È possibile che oggi ritenga che tornando a fare lo sciopero della fame, potrebbe...».

Il tema è caldo e Meloni continua: «Penso che bisogna fare un po' di chiarezza. Chi è Alfredo Cospito? È un anarchico, in carcere perché condannato per il reato di strage e perché tra le altre cose ha sparato alle gambe di un dirigente di Ansaldo nucleare. Cospito finisce al 41-bis perché durante la detenzione mandava o trovava il modo di fare arrivare messaggi agli anarchici che erano fuori dicendo "continuate la lotta, organizzatevi". Il 41 bis è un istituto preciso che viene preso in considerazione in base alla gravità del reato e alla capacità che si ha di comunicare con l'esterno e se c'è una pericolosità in quella comunicazione - ha aggiunto -. Cospito per questo finisce al carcere duro e comincia a fare lo sciopero della fame non solo perché rifiuta il carcere duro ma anche perché rifiuta l'istituzione del carcere».

 

 

Meloni: bollette? Intervento massiccio sui costi

A proposito delle bollette, il premier Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri ha espresso soddisfazione per «l'ottima notizia» annunciata da Arera sul calo del 34,2% della bolletta del gas per i consumi di gennaio delle famiglie. «Siamo già intervenuti in maniera massiccia sul tema dei costi delle bollette - ha detto a "Dritto e rovescio" -. La situazione è molto complessa, non ce lo possiamo nascondere, stiamo conoscendo l'inflazione, un tema che negli ultimi non abbiamo affrontato, ora è tutto un domino. Sull'energia abbiamo investito la maggioranza delle nostre risorse. La battaglia sta dando i suoi risultati, il prezzo del gas è sceso, sono ottimista perché già dalle prossime bollette che arriveranno, c'è un mercato tutelato dove ci sarà un taglio significativo».

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Il Mattino