Meningite fulminante, studentessa morta: trovata a letto senza vita dalla mamma

Meningite fulminante, studentessa morta: trovata a letto senza vita dalla mamma
Stroncata da una meningite senza avvertire alcun sintomo se non un mal di testa. L’unica cosa che Jessica Cain ha fatto prima di morire è stato seguire il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Stroncata da una meningite senza avvertire alcun sintomo se non un mal di testa. L’unica cosa che Jessica Cain ha fatto prima di morire è stato seguire il consiglio di sua madre: ha preso una pillola per il mal di testa e si è messa a letto nella sua casa di Gateshead, in Inghilterra, sperando di svegliarsi meglio. Ma non c’è stato un nuovo giorno per lei: al mattino del 14 ottobre scorso la sua mamma l’ha trovata morta nel suo letto, stroncata a 21 anni da una meningite che nessuno sospettava potesse avere.


Adesso Sheila Rowell, 49 anni, racconta il calvario e il dolore per la perdita della figlia: «Abbiamo scoperto la causa della sua morte cinque giorni dopo, quando abbiamo ricevuto una telefonata del coroner. Prima di allora non avevamo assolutamente idea di cosa fosse successo. Mi è passato di tutto per la mente. Ci chiedevamo se avesse avuto un'emorragia cerebrale o un infarto. Siamo rimasti scioccati quando abbiamo scoperto che si trattava di meningite. Non si poteva far nulla per salvarla. Nessuno di noi può credere che se ne sia andata. Siamo tutti assolutamente devastati».
 
Jessica, studentessa di Art Therapy alla Derby University, viveva con sua madre, Sheila, il patrigno e il suo amato cane Lilly. «Era tornata stanca a casa. Le ho detto di mettersi a letto. Erano circa le 19 quando è andata a dormire, ma poi l’ho rivista anche più tardi. Mi ha detto che sarebbe andata dal dottore se non si fosse sentita meglio e poi ci siamo salutate. Nessuno poteva sospettare nulla. Il mal di testa è abbastanza comune».


La mattina seguente Sheila si è alzata e, prima di andare al lavoro, ha deciso di parlare con la figlia: quando ha provato a svegliarla la ragazza non ha risposto. Ha immediatamente chiamato l’ambulanza, mentre i medici le spiegavano come fare un massaggio cardiaco. Ma nulla poteva salvare Jessica.  «Mia figlia era un angelo del nord. Era bella dentro e fuori. Adorava uscire e divertirsi e aveva molti amici. Stava vivendo la sua vita al massimo. Voglio solo dire alle persone che un semplice mal di testa può nascondere qualcosa di più serio. Noi non abbiamo pensato un solo istante di poterla perdere in quella notte. E ancora oggi non riusciamo a credere che se ne sia andata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino