Immensa e intensa. E' da oltre un decennio che in Europa, Italia compresa, non si vedeva un'ondata di caldo così rovente estesa proprio come quella iniziata oggi....
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L'anticiclone africano renderà l'aria quasi irrespirabile. Da metà settimana, i meteorologi prevedono disagi per l'afa: «Da mercoledì, complice la scarsa ventilazione e la presenza di valori medio-alti di umidità, si accrescerà notevolmente la sensazione di afa e di conseguenza il disagio, specie in pianura padana e nelle aree interne del centro - dice il meteorologo Andrea Vuolo di 3B Meteo - Nelle ore notturne le temperature potrebbero risultare piuttosto elevate nelle grandi aree urbane, non inferiori ai 24-27 gradi». Al Nord si profilano temperature da record mai registrate prima d'ora. Al Sud non si dovrebbero superare i 35 gradi. Il caldo record durerà fino agli inizi di luglio. Con l'aumento delle temperature crescono anche i rischi per la salute delle fasce di popolazione più fragili, a partire dagli anziani. Disidratazione, fratture, solitudine e interruzione dell'assistenza sono i pericoli più comuni per gli anziani fragili durante l'estate, avverte la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, ricordando che proprio in questo periodo si registra un aumento di ricoveri.
I PERICOLI
Un ulteriore rischio è poi strettamente legato alla possibile diminuzione di sorveglianza e assistenza che si traduce, ad esempio, in un maggior pericolo di cadute ma anche in un diminuito controllo dell'assunzione dei farmaci. I geriatri lanciano dunque l'allerta per il fenomeno della «solitudine estiva» e dei cosiddetti «ricoveri ospedalieri sociali»: in alcuni casi, infatti, la famiglia ritiene di non poter più sostenere il carico assistenziale imposto dall'anziano e chiede, anche senza una vera ragione medica, l'intervento del Pronto soccorso. Si teme così il collasso delle strutture sanitarie d'emergenza, già in crisi per la mancanza di personale. «C'è una grave carenza di medici e infermieri del 118 in tutte le Regioni e la situazione si aggraverà in estate, periodo in cui invece le richieste di soccorso aumentano di oltre un terzo, soprattutto nelle zone costiere», denuncia Mario Balzanelli, presidente nazionale della Società italiana sistema 118.
Secondo il segretario del sindacato medico Anaao, Carlo Palermo, ci sarebbe una carenza di almeno 8mila rispetto a fabbisogno. Duemila sarebbero le unità in meno nei Pronto soccorso. «Anche i Servizi di emergenza 118 sono al collasso, in alcuni casi si sono dovute sospendere le ferie per garantire l'assistenza», dice Palermo. La carenza «è maggiore negli ospedali del Centro-Sud: in Molise, Sicilia, Calabria, Lazio e Campania, gli ospedali registrano infatti il 30% in meno della dotazione organica rispetto al 2009», aggiunge. E con le ferie estive del personale medico-sanitario si avrà un «ulteriore aggravio al quale si sta cercando in alcuni casi di sopperire ricorrendo, ad esempio - rileva Palermo - ai neo-laureati, ai medici pensionati o stranieri».
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Il Mattino