Letti infestati da pulci, cibo avariato e un'estorsione a un migrante in cambio di un posto di lavoro che gli avrebbe garantito il rilascio del permesso di soggiorno....
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A fare emergere le irregolarità le indagini del commissariato della polizia di Gela e dei carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura etnea. Svelato un sistema che coinvolgeva cooperative e associazioni che si occupano di accoglienza di migranti minorenni non accompagnati che risparmiavano sulle spese di gestione allo scopo, scrive nell'atto di accusa la Procura di Catania, di «accumulare, massimizzandoli, i profitti economici che, poi, venivano reinvestiti in altre lucrose attività imprenditoriali».
Le irregolarità non venivano certificate o non venivano comminate le sanzioni grazie alla collaborazione dei due dipendenti dell'Inps che in cambio avrebbero ottenuto maggiori entrate per familiari che lavoravano per le cooperative o l'assunzione della moglie.
Contestata anche un'estorsione commessa ai danni di un migrante minorenne: 400 euro in cambio di un contratto di lavoro con una cooperativa che gli avrebbe garantito il rilascio del permesso di soggiorno.
Il Mattino