ROMA Arrivi in crescita esponenziale e un accordo, quello con la Libia, per trattenere i migranti dall'altro lato del Mediterraneo, che rischia di non riuscire a decollare,...
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La questione immigrazione rischia di diventare una matassa impossibile da dipanare per il governo italiano. A partire dai numeri dell'emergenza: solo ieri a largo delle nostre coste sono state salvate 1100 persone a bordo di diversi gommoni, mentre in Libia continuava la conta dei cadaveri riportati a riva dopo un naufragio e in un container che trasportava persone in attesa di imbarcarsi sono stati trovati 13 morti oltre a decine di persone ferite o disidratate.
Stando ai numeri resi pubblici ieri dal Viminale, gli arrivi nel nostro paese sono saliti a 10.701, ai quali vanno sommati 395 minori non accompagnati, per un aumento complessivo degli sbarchi del 37%. Sono in tutto 337 i migranti arrivati nel porto di Pozzallo a bordo della nave Peluso e recuperati nel corso di tre distinti eventi su imbarcazioni in difficoltà nel Canale di Sicilia. Tra loro anche un ferito da arma da fuoco e alcune donne in gravidanza. Gli uomini del gruppo interforze sono già all'opera per individuare presunti scafisti. L'ennesimo segnale che sbarchi e nuove tragedie non cesseranno di certo.
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Il Mattino