Decreti sicurezza, via le norme Salvini: tempi brevi per la cittadinanza, addio multe alle Ong

Tempi più brevi per l'ottenimento della cittadinanza italiana, il ripristino della possibilità di poter svolgere lavori di utilità sociale, la...

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Tempi più brevi per l'ottenimento della cittadinanza italiana, il ripristino della possibilità di poter svolgere lavori di utilità sociale, la cancellazione delle multe milionarie alle navi ong ma il carcere per gli attivisti in mare che non si coordinano con le autorità marittime dei Paesi di bandiera o di quelli che operano i soccorsi. Il nuovo decreto immigrazione è pronto ad approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri. Un marcato superamento dei due decreti sicurezza di Salvini che, in controtendenza con i provvedimenti attuali, prevede un ritorno al «sistema di accoglienza e integrazione». 


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Covid Francia, record storico di contagi: 16.000 in 24 ore. Il premier: lockdown possibile

16.096 in 24 ore. Le nuove cifre piombano su Parigi nel pieno delle polemiche per la nuova stretta sulle regole sanitarie. Le ha comunicate il governo e si tratta di un tetto mai raggiunto. Il premier francese Jean Castex non esclude la possibilità di un nuovo lockdown: "Non si gioca con un'epidemia", ha detto a France 2, invocando una "responsabilità collettiva".



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Ma con una nuova chiave. Nel titolo del decreto, composto da nove articoli, non compare la parola «sicurezza» ma il titolo: «Disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, nonché in materia di diritto penale». La bozza del testo, già condiviso dalle forze di maggioranza e frutto di un lavoro coordinato dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, potrà poi essere modificata dal Cdm prima di fare il suo iter in Parlamento. Oltre alla riforma del sistema di accoglienza, è previsto l'allargamento delle maglie che consentono di accedere alla protezione umanitaria, la possibilità per i richiedenti asilo di iscriversi all'anagrafe comunale e quella di convertire il permesso di soggiorno in permesso di lavoro. 

 

Recepite le osservazioni del Quirinale

Recepite anche le osservazioni mosse dal Quirinale diversi mesi fa, come la reintroduzione del rispetto degli obblighi costituzionali e internazionali sulle scelte per l'assegnazione del permesso di soggiorno. I casi di 'protezione specialè che riguardano i perseguitati vengono inoltre ampliati. Si ritorna al passato: non si terrà conto solo di chi fugge dalla tortura, ma anche da trattamenti inumani e degredanti. I termini obbligatori per il riconoscimento della cittadinanza italiana passano da 48 a 36 mesi. Tra le novità, anche il ripristino della possibilità - per i richiedenti di protezione internazionale - di poter svolgere lavori di utilità sociale. Per le ong che violino il divieto di navigazione spariscono le multe fino a un milione, si scende tra 10mila a 50mila euro, e vengono fatte salve le operazioni di soccorso «tempestivamente comunicate».

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Ma sono previste sanzioni penali fino a 2 anni per chi non si coordina con le autorità marittime dei Paesi di bandiera o di quelli che operano i soccorsi. Il divieto con la limitazione di transito per le navi, che i decreti Salvini avevano riportato al Ministero dell'Interno, torna in capo al ministero dei Trasporti. Quest'ultimo deciderà su proposta del ministro dell'Interno, sentito di concerto il ministro della Difesa. La titolarità torna ai dunque al dicastero dei Trasporti. Nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) sarà prioritario il trasferimento dei condannati. L'intrattenimemnto nei Cpr passa da un massimo di 180 a 90 giorni, ma ancora proporogabili di altri 30 giorni se lo straniero è cittadino di un Paese con un accordo di riammissione. Sull'assistenza dei richiedenti asilo c'è uno schema che prevede due livelli: un primo che riguarda l'accoglienza nei nei Centri Accoglienza Straordinaria (Cas), prevedibilmente durante il tempo necessario della presentazione della domanda di asilo. Poi l'assistenza diffusa sul territorio in piccoli gruppi, nei cosiddetti strutture del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (Siproimi). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino