Si dà fuoco per protestare contro la legge australiana: 21enne somala si dà fuoco nel centro rifugiati

La 21enne somala
Nuovo gesto estremo presso il centro di detenzione per richiedenti asilo di Nauru, l'isola del Pacifico dove l'Australia trattiene i migranti che cercano di arrivare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nuovo gesto estremo presso il centro di detenzione per richiedenti asilo di Nauru, l'isola del Pacifico dove l'Australia trattiene i migranti che cercano di arrivare nel suo territorio. Dopo il 23enne iraniano che venerdì scorso si è ucciso dandosi fuoco durante la visita di alcuni funzionari delle Nazioni Unite, ieri una 21enne somala si è immolata nello stesso modo per protestate contro le severe leggi australiane. Trasportata in un ospedale di Brisbane, la giovane è in condizioni gravissime con ustioni su tutto il corpo.


Tuttavia, secondo il ministro australiano per l'Immigrazione Peter Dutton i tentativi di suicidio a Nauru e Manus non faranno cambiare la politica del Paese. "Il governo non sarà influenzato dalla pressione pubblica, dalle proteste o dagli atti di autolesionismo", ha detto Dutton, che ha accusato gli attivisti per i diritti dei migranti di incoraggiare "comportamenti che pensano possano far pressioni sul governo per il loro trasferimento in Australia. Questi comportamenti sono aumentati negli ultimi tempi, e come si vede, abbiamo azioni estreme con tragiche conseguenze". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino