È stato recuperato in mare il cadavere di un’altra vittima dell’affondamento del barcone di migranti diretti in Italia, speronato da una nave della marina...
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Ed è stata invece la passione per i selfie a tradire un presunto scafista tunisino, protagonista di uno degli sbarchi fantasma delle ultime settimane, arrestato proprio grazie a un autoscatto fatto con il suo cellulare. È accaduto nell’agrigentino dove i carabinieri hanno arrestato N.G di 27 anni accusato di favoreggiamento per l’immigrazione clandestina. Il giovane era a bordo di un piccolo gommone di cinque metri che davanti agli occhi di alcuni giornalisti, è arrivato sulla spiaggia della riserva naturale di Torre Salsa. Nove immigrati avevano tentato di fare perdere le proprie tracce. L’immediato intervento dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento ha portato alla identificazione di tre di loro mentre tentavano di nascondersi tra la fitta vegetazione. Dopo alcune ore di ricerche, i militari della locale stazione di Siculiana e i finanzieri ne hanno rintracciati altri tre. Dopo un approfondimento è venuto fuori dal cellulare un video e delle foto che ritraevano l’arrestato mentre pilotava il piccolo gommone. Le dichiarazioni degli altri compagni di viaggio, poi, hanno offerto ulteriori riscontri, anche a carico di un complice. Per il ragazzo tunisino sono così scattate le manette in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino