Milano, presi borseggiatori “narcisisti”: filmavano e riguardavano i loro colpi

Milano, presi borseggiatori “narcisisti”: filmavano e riguardavano i loro colpi
Erano abilissimi borseggiatori ma a tradirli è stato il loro narcisismo da social. Nei loro cellulari, infatti, i poliziotti hanno trovato i video dei loro borseggi a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Erano abilissimi borseggiatori ma a tradirli è stato il loro narcisismo da social. Nei loro cellulari, infatti, i poliziotti hanno trovato i video dei loro borseggi a Milano che riguardavano come fossero un trofeo di cui andare fieri e che a volte postavano su Tik Tok.


In manette due romeni di 25 e 28 anni, arrestati dagli agenti della Squadra investigativa del commissariato Lorenteggio di Milano per il reato di indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento in concorso.

Lunedì pomeriggio i due sono stati segnalati alla polizia dal titolare di un negozio in via Brunelleschi perché avevano tentato di comprare merce usando carte di credito che puntualmente erano state bloccate dal sistema.

Gli agenti in borghese hanno quindi raggiunto il negozio e hanno simulato un controllo casuale tra i clienti, notando immediatamente il nervosismo dei due romeni. Il 25enne, quando ha capito di avere di fronte poliziotti, sperando di non essere notato ha gettato via una delle carte di credito appena utilizzate per tentare di comprare un cellulare da 1.200 euro.

Gli accertamenti hanno permesso di scoprire che quella carta apparteneva a una donna che circa un’ora prima aveva chiesto il blocco perché in mattinata era stata borseggiata. La stessa donna ha poi raccontato agli agenti di aver subito il furto dello smartphone. 
Ed è qui che inizia la storia “social” dei due ladri.

Ogni volta che borseggiavano qualcuno trattenevano i contanti e con il cellulare realizzavano brevi video da postare sulla piattaforma: uno dei due fingeva di litigare al telefono con qualcuno e di arrivare a un tale punto di nervosismo da scagliarlo al suolo distruggendolo. Una scena di grande effetto che garantiva l'entusiasmo dei follower, possibile solo perché i cellulari erano delle vittime. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino