Un'Europa solidale, aperta, senza muri, favorevole all'accoglienza e all'integrazione, diversa da quella di Matteo Salvini e Viktor Orban: è quella per cui sono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A poche centinaia di metri dal faccia a faccia tra i due leader politici, in una piazza presidiata dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, si sono radunate le diverse anime della sinistra. Associazioni che lavorano con i migranti e a favore dell'accoglienza, esponenti di partiti politici del centrosinistra, come Laura Boldrini (LeU), Emanuele Fiano (Pd), Pippo Civati (Possibile), sindacati, a partire dalla Cgil, Anpi, centri sociali e collettivi studenteschi. «Siamo qui per dire no a questa coppia e per prospettare un'altra dimensione per il nostro Paese e per l'Europa - ha commentato l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini -, no ai nazionalismi e sì a una dimensione aperta». In piazza c'erano anche i ragazzi della 'St Ambroeus Fc', la prima squadra composta da rifugiati iscritta alla Figc, che ha messo in scena un allenamento per opporsi alla riapertura dei Cie di via Corelli. «Milano oggi e nei prossimi mesi sarà il punto di riferimento per indicare un'alternativa importante e per dire no alle rottura dell'Europa che vogliono Salvini e Orban», ha aggiunto l'assessore alle Politiche sociali del Comune Pierfrancesco Majorino (Pd).
Il presidio si è svolto senza tensioni, in una piazza con musica, bandiere e striscioni a favore dell'accoglienza ma anche contro le politiche sull'immigrazione del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che su uno striscione è stato definito «ministro dell'Inferno».
Il Mattino