Milano, corteo anti-razzista: «Siamo 200mila». Il sindaco Sala: «Da qui idea diversa d'Italia»

Migliaia di persone al corteo anti-razzista e contro le discriminazioni a Milano. La bandiera della pace e la nave a pedali di Mediterranea, il coloratissimo Carro dei Sentinelli...

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Migliaia di persone al corteo anti-razzista e contro le discriminazioni a Milano. La bandiera della pace e la nave a pedali di Mediterranea, il coloratissimo Carro dei Sentinelli con la scritta "la 194 non si tocca" alla manifestazione per i diritti "People prima le persone", organizzata da 30 realtà, dall'Arci ai sindacati alle organizzazioni antirazziste, cui hanno aderito oltre 1000 associazioni.più di 30 realtà e cui hanno aderito oltre mille associazioni. A inizio corteo, partito poco prima delle 15, uno striscione giallo con il nome dell'evento, tenuto dagli scout, vicino a loro il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. «Siamo 200mila. Corteo allegro, festoso e tranquillo, di tutti i colori». Lo scrive su Twitter l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino.




"Non posso fare a meno di dire grazie di essere qua, la politica si fa in tanti modi, ma non lasciatela solo ai politici, fatela voi»: lo ha detto il sindaco Sala ai manifestanti arrivati in piazza Duomo. Il sindaco è salito sul camioncino dell'organizzazione per dire ai milanesi e a tutti i partecipanti «voi siete una poderosa testimonianza politica che l'Italia non è solo il Paese che viene descritto. Da qui, da Milano può ripartire un'idea diversa d'Italia». 


 

"In un «momento di grande cambiamento» per il Paese «è questa la nostra visione di Italia», ha sottolineato ancora il sindaco di Milano per il quale in questo momento «ci troviamo a uno spartiacque» a livello di società. «Tutti noi, indipendentemente dalla parte politica, siamo tutti convinti che siamo a uno spartiacque, uno spartiacque tra apertura e chiusura, tra qualche sogno autarchico che si manifesta nell'idea di trasmettere solo canzoni italiane alla radio e una visione internazionale», ha aggiunto Sala. «Se c'è una città che può dimostrare i benefici di una visione internazionale quella è Milano e - ha proseguito - non è solo il tema del rapporto sull'immigrazione: sono i dati, i dati delle tantissime imprese aperte da stranieri a Milano e il fatto che nelle nostre scuole pochissimi bambini immigrati hanno bisogno di assistenza con l'italiano perché alla fine sono bambini italiani».

«Siamo qui non solo perché non ci piace ciò che succede - dice Luca Paladini portavoce dei Sentinelli - ma anche per mostrare un'altra idea di come si può stare insieme. A noi interessano le persone non gli slogan e ci interessano al di là dell'orientamento sessuale, delle condizioni di salute e del colore della pelle. Siamo qui anche perché vediamo minacciate leggi che consideravamo Intoccabili come la 194».

 
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Il Mattino