Si era affidata alla procreazione medicalmente assistita per riuscire finalmente a coronare il sogno di diventare madre, a 36 anni (e non 45 come si era saputo in un primo...
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La donna doveva partorire due gemelli. I medici hanno cercato di praticare un cesareo d'urgenza che non è riuscito. La donna è morta, come non sono sopravvissuti i due feti, che pesavano soltanto 300 grammi ciascuno. Era alla ventiquattresima settimana di gravidanza e, a quanto si è saputo, si era recata nei giorni scorsi al San Raffaele perchè aveva avuto avvisaglie di un parto spontaneo ma, visto l'aggravarsi delle condizioni, era stata trasferita alla clinica Mangiagalli del Policlinico che è dotata di strutture specializzate e dove esiste anche un reparto di terapia intensiva neonatale, con incubatrici capaci di far sopravvivere anche bambini molto prematuri. Intanto la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta dopo l'esposto presentato dai familiari della donna. «Siamo tutti vicini alla famiglia in questo momento di gravissima perdita, così come siamo accanto alla nostra squadra di esperti per dare loro tutto il nostro appoggio».
È quanto ha dichiarato in una nota la direzione generale del Policlinico di Milano. «Abbiamo piena fiducia - si legge ancora nella nota - nell'operato dei nostri medici e delle nostre ostetriche, che hanno reso il nostro Ospedale uno dei migliori e più sicuri punti nascita d'Italia.
Il Mattino