Erano diventati l'incubo dei tassisti della zona ovest di Milano. Tre rapine in quattro giorni minacciando le vittime con un coltello e un paio di forbici. I carabinieri della...
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Gli investigatori ricordavano di averlo già visto e in poche ore sono risaliti a Valerio Mazzarella, romano di 37 anni con molti precedenti per rapina proprio ai danni di tassisti. Era stato scarcerato il 21 dicembre e ora era sottoposto alla sorveglianza speciale che lo obbligava a restare a casa dalle 22 alle 6 del mattino. Per questo compiva le rapine nel tardo pomeriggio, per poter tornare a casa in tempo per un eventuale controllo.
Mazzarella è accusa di tre rapine, due da solo e l'ultima con un complice, l'altro pregiudicato Lorenzo Orlando Impolito, milanese di 24 anni. Mercoledì sera i due sono saliti su un taxi in piazza De Angeli e una volta arrivati in via Cannizzaro (a circa quattro chilometri) hanno estratto un coltello e minacciato il conducente. Gli hanno preso i contanti e l'hanno fatto scendere per perquisirlo. L'uomo è riuscito in qualche modo a scappare e i rapinatori sono stati costretti a fuggire con il taxi per allontanarsi in fretta. I carabinieri li hanno arrestati qualche ora dopo in un palazzo di via Nikolajevka dove Mazzarella viveva e dopo il 3 gennaio scorso ha commesso la prima rapina armato della stessa arma. Il giorno dopo, invece, ha usato un paio di forbici. In tutti i casi si è seduto al posto del passeggero anteriore, accanto al guidatore, nonostante le proteste dei tassisti.
Quando i militari sono entrati nel condominio hanno trovato Mazzarella in cortile (con sé aveva uno dei cellulari rubati) e Impolito con due sacchi di plastica pronti in cui erano contenuti altrettanti giubbotti presi all'ultimo tassista.
Il Mattino