Era tutto pronto per l'atto finale: dopo un ictus, George Pickering III era stato dichiarato in stato di “morte cerebrale” e i medici stavano per “staccare la spina”,...
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Tutto questo accadeva a gennaio scorso. George Pickering II, 57 anni, aveva avuto ragione. Ha ammesso di essere stato aggressivo e in stato di ubriachezza, ma era quello che andava fatto. Ora, a quasi un anno di distanza, suo figlio ha pienamente recuperato e lui, incarcerato per aggressione armata dopo quel disperato blitz, è stato da poco rilasciato.
«E' stata infranta la legge, lo so - dice George III – ma è stato fatto per un buona ragione. E' solo grazie a questo che io sono ancora qui: è stato amore, solo amore. E' dovere di un genitore proteggere I propri figli, e questo è quello che ha fatto mio padre. L'unica cosa che conta è che sono vivo e vegeto, che mio padre è tornato a casa e che siamo di nuovo insieme». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino