Bonafede: il caso Procure è grave, dobbiamo essere fermi ma compatti

Bonafede: il caso Procure è grave, dobbiamo essere fermi ma compatti
«La situazione è chiaramente grave e questa gravità va affrontata dalle istituzioni che devono rimanere compatte». Così il ministro della...

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«La situazione è chiaramente grave e questa gravità va affrontata dalle istituzioni che devono rimanere compatte». Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, a Napoli per la firma di un protocollo quadro per il riutilizzo di caserme dismesse, parla del caso Procure. «La magistratura italiana è di un livello altissimo, una delle migliori magistrature al mondo - ha aggiunto Bonafede - ma sicuramente c'è un sistema delle correnti che è un sistema che in tanti, anche la magistratura stessa, ci siamo impegnati a combattere. Non parliamo dell'associazionismo, ma delle degenerazioni del correntismo. Sicuramente quello che è successo è grave e su questo dobbiamo essere inflessibili, determinati ma rimanere compatti». 


«Il ministero ha valutato che poteva esserci una fattispecie in più di contestazione relativa alla scorrettezza che, secondo noi, si può contestare rispetto agli stessi fatti che ha valutato la Procura generale - così il ministro Bonafede, illustrando le ragioni della richiesta di procedura disciplinare nei confronti dei consiglieri del Csm autosospesi Cartoni, Lepre e Criscuoli e nei consiglieri già sospesi Spina e Morlini - il principio è che la Procura generale e il Ministero della Giustizia stanno lavorando praticamente all'unisono, perché entrambi questi organi hanno la possibilità di avviare la procedura disciplinare. Ieri era stata avviata dalla Procura, il Ministero ha valutato che poteva esserci una fattispecie in più di contestazione che è relativa alla scorrettezza che, secondo noi, si può contestare rispetto agli stessi fatti che ha valutato la Procura generale. Questo poi verrà valutato è verificato nel dettaglio».


«Ogni volta che il governo si è interrogato, il Movimento 5 Stelle ha fatto sentire sua voce in un caso o nell'altro, ponendo la questione morale al centro perché per noi è fondamentale - ha detto Bonafede rispondendo alle domande dei cronisti sul procedimento giudiziario nei confronti del sottosegretario all'Economia Massimo Garavaglia - come ministro della giustizia non ho mai commentato una situazione su cui c'è un procedimento in corso, quindi non commento assolutamente Garavaglia. Non ho mai risposto anche perché state ipotizzando una condanna futura, non mi sembrerebbe corretto come ministro Giustizia. Quindi non commenterò mai situazioni di processi in corso». 
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Il Mattino