Foligno, muore d'infarto in una lite: il figlio condannato a quattro anni di carcere

Foligno, muore d'infarto in una lite: il figlio condannato a quattro anni di carcere
Uccisa dalla tensione. Dallo stress di trovarsi a litigare con il figlio. Il cuore spezzato, in tutti i sensi. È la storia, drammatica, di Ornella Capponi, trovata morta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Uccisa dalla tensione. Dallo stress di trovarsi a litigare con il figlio. Il cuore spezzato, in tutti i sensi. È la storia, drammatica, di Ornella Capponi, trovata morta quattro anni fa nella casa che condivideva con il figlio a Fiamenga, frazione alle porte di Foligno. Per la sua morte il figlio Stefano Silvani è stato condannato a quattro anni di reclusione con l'accusa di omicidio preterintenzionale. In primo grado dal tribunale di Spoleto e, nelle ultime ore, dalla Corte d'appello di Perugia che ha confermato la sentenza. «Ne cagionava la morte per scompenso cardio-respiratorio sulla base dello stato anteriore patologico e anche dell'età avanzata, a causa della colluttazione e della condizione di stress ad essa correlato»: questo è quanto hanno stabilito i giudici. 

È il 16 maggio 2017. Silvani (allora 52enne) viene trovato in stato confusionale sulla porta di casa dopo aver chiesto aiuto ai vicini: all'interno il corpo dell'anziana madre, 77 anni, senza vita sotto un letto privo di materasso. I due, secondo quanto ricostruiscono i carabinieri coordinati dal procuratore di Spoleto Alessandro Cannevale e dal sostituto Michela Petrini, da tempo hanno frequenti liti e le indagini per spiegare la morte della donna vanno proprio nella direzione di un ultimo, pesante alterco.

Qualche giorno dopo, l'autopsia stabilirà come la donna sia stata colpita con violenza in più parti del corpo, graffiata, presa a morsi, strattonata e fatta cadere dal figlio e uccisa da uno «scompenso cardio-respiratorio» nel quale hanno agito sicuramente l'età e qualche patologia pregressa, ma soprattutto l'escalation di tensione con il figlio culminata nell'ultima, violentissima lite. 

Insomma, per i medici la «possibilità di uno scompenso» dovuta all'avanzare degli anni si è incrociata drammaticamente - si legge nelle carte dell'inchiesta - «con le numerosissime lesioni contusive» ma anche con «l'azione stressante che ad essa si accompagna». Quindi in sostanza le lesioni e i traumi provocati dal figlio alla madre hanno avuto una incidenza causale nel decesso di Ornella. La prolungata colluttazione con il figlio ha causato nella madre microlesioni «la cui efficacia lesiva, astrattamente modesta e comunque non certamente mortale in senso proprio» e l'ha esposta «ad uno stress acuto provocato». Per cui Silvani è stato condannato, riconoscendogli comunque un vizio parziale di mente. E nel calcolo della pena, si è tenuto conto «della particolare sofferenza di Ornella Capponi durante e dopo la colluttazione, pena mitigata in ragione del concorso di cause nell'evento morte». La sorella dell'imputato e figlia della vittima si è costituita, attraverso l'avvocato Guido Bacino, parte civile nel procedimento.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino