Covid, lo studio: «In terapie intensive mortalità pazienti doppia rispetto a influenza»

Il tasso di mortalità per Covid nelle terapie intensive è doppio rispetto a quello per influenza. I pazienti ricoverati in rianimazione per Covid-19...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il tasso di mortalità per Covid nelle terapie intensive è doppio rispetto a quello per influenza. I pazienti ricoverati in rianimazione per Covid-19 hanno esiti peggiori di pazienti ricoverati negli stessi reparti per influenza grave: la mortalità nel primo caso è del 40%, contro il 19% dell'influenza. Lo rivela una ricerca pubblicata sugli Annals of the American Thoracic Society da Natalie Cobb, della University of Washington, basata sullo studio di tutti i dati clinici di 65 pazienti critici con COVID-19 e 74 pazienti critici con influenza A o B, tutti ricoverati in terapia intensiva tra il primo gennaio 2019 e il 15 Aprile del 2020.

Vaccino Covid, annuncio di Moderna: «Efficace al 94,5%, si conserva in normale frigo: via all'approvazione»

I risultati

Ebbene, è emerso che a parità di condizioni che possono influenzare la prognosi di ciascun paziente (età, altre malattie pregresse, sesso, gravità di condizioni in terapia intensiva), i pazienti con influenza hanno una mortalità inferiore (19%) rispetto ai pazienti Covid (40%). Non solo questi ultimi necessitano più a lungo della ventilazione meccanica, ma sviluppano più spesso la sindrome respiratoria acuta grave (caratterizzata da grave infiammazione polmonare) e hanno esiti peggiori di un paziente con influenza che sviluppi a sua volta la sindrome respiratoria acuta grave.

Le differenze

Lo studio evidenzia delle differenze notevoli negli esiti delle due infezioni. «Con l'aumento dei casi di COVID-19 (in questa seconda ondata) e l'approssimarsi della stagione influenzale - sostiene Cobb - è possibile che vedremo dei picchi nei tassi di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva, che potrebbero portare al sovraccarico del nostro sistema sanitario». «Incoraggio fortemente - conclude - le persone a vaccinarsi per l'influenza e a continuare a rispettare le misure di distanziamento e l'uso della mascherina per limitare la diffusione della sindrome COVID-19».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino