Una perquisizione per cercare di svelare l'identità del giovane escort che alle Iene, travisato, parlò di presunti festini a Siena con magistrati della...
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La perquisizione, con copia di parte del contenuto del pc della Iena, è stata eseguita oggi a casa di Monteleone che in un video sul sito della sua trasmissione commenta: «Non ho mai voluto rivelare l'identità della fonte che ci ha raccontato dei festini e se da una parte sono contento che la procura di Genova continui a indagare, dall'altra però sono preoccupato, perché così facendo si mina la serenità dei giornalisti a mantenere la segretezza delle proprie fonti».
La procura di Siena inviò ai colleghi liguri la registrazione della puntata: «Secondo quanto prospettato nell'intervista - questa la posizione del procuratore della città toscana all'epoca - le indagini sul decesso di David Rossi non si sarebbero spinte oltre per evitare lo scandalo nei confronti di magistrati o di altre personalità di rilievo nazionale che avrebbero preso parte ai 'festinì». Una nuova querela era poi seguita alla messa in onda dell'intervista all'escort. Per i pm della città del Palio quello di David Rossi fu un suicidio. Due le inchieste condotte: la prima, per istigazione al suicidio, conclusasi nel 2014 con un'archiviazione, la seconda, aperta dopo le istanze presentate dalla familiari di Rossi, chiusa a luglio 2017 sempre con un'archiviazione. Nei giorni scorsi il fratello di Rossi, Ranieri, intervistato da una tv locale, ha svelato i contenuti di una nuova consulenza di parte che potrebbe portare a una nuova richiesta di apertura dell'indagine. «Mio fratello non aveva l'orologio al polso quando è precipitato da Rocca Salimbeni - ha detto -. E questo conferma che qualcuno ha gettato l'orologio dalla finestra, dopo, mentre mio fratello era agonizzante a terra». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino