Ucciso a nove anni da un colpo di pistola, altri due ragazzi, invece, si trovano in ospedale. È il tragico bilancio di una sparatoria verificatasi lunedì pomeriggio...
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A perdere la vita il più piccolo dei tre, Devante Bryant, troppo gravi le conseguenze del colpo subito alla testa. Gli altri, una ragazza di quindici anni e uno di tredici, sono stati colpiti rispettivamente allo stomaco e alla gamba. Secondo la ricostruzione degli agenti, i giovani stavano percorrendo una strada del settimo quartiere, quando si sono imbattuti negli aggressori che, senza apparente motivio, hanno iniziato a sparare.
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Drammatico il racconto del padre di Devante Bryant, che lo ha trovato sull'asfalto, ancora sanguinante: «Sono uscito fuori ed era sdraiato lì, lo chiamavo e non mi rispondeva». L'omicidio è avvenuto a pochi giorni dal decimo compleanno, che il bambino avrebbe festeggiato il prossimo 31 luglio. Amato e benvoluto dagli amici e dai vicini, era conosciuto come "D-Man", era energico, faceva sport e adorava ballare. Gli altri due ragazzi, sopravvissuti, sono stati portati, invece, in ospedale, mentre gli
agenti hanno chiesto a chiunque abbia visto qualcosa di riferire dettagli, utili a fare luce sul caso. L'appello della polizia è, inotre, rivolto al buon senso della collettività, affinché si evitino vedette personali e si lasci fare il proprio corso alle indagini. Il sindaco LaToya, invece, ha promesso che i colpevoli verranno trovati.
La pista degli agenti è al momento una Jeep Wranlger bianca, da cui con ogni probabilità, sono scesi tre soggetti incapucciati e con il viso coperto da maschere, successivamente ripresi sul luogo del delitto. Dal weekend del quattro luglio, Devante Bryant è la settima giovane vittima delle armi negli Usa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino