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Il professor Luc Montagnier, premio Nobel per gli studi sull'Aids, è morto. La notizia, che era già iniziata a circolare sui social, in un primo momento era stata smentita. Ma l'uomo, diventato negli ultimi due anni un riferimento per i No vax, è morto a Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi: aveva 89 anni. La notizia è stata confermata oggi dal quotidiano Liberation.
Il virologo francese, spesso contestato dalla comunità scientifica, ha scoperto nel 1983 il virus Hiv insieme a Françoise Barré-Sinouss. Una scoperta che gli è valsa in premio Nobel per la medicina nel 2008. Eppure, negli anni, diverse sue teorie pseudioscientifiche hanno scatenato le ire degli scienziati, che lo hanno accusato di far leva sull'aver ricevuto tale onorificenza per diffondere messaggi errati dal punto di vista scientifico.
Chi era Luc Montagnier
Nato in un piccolo paesino francese, Chabris, il 18 agosto 1932, Luc Montagnier si laurea nel 1953 in scienze biologiche e, dopo la morte per tumore del padre, si iscrive alla facoltà di medicina per dedicarsi poi successivamente all'oncologia, ottenendo il dottorato di ricerca in medicina alla Sorbona nel 1960.
Nel 1972 viene nominato capo dell'Unità Oncologica Virale dell'Istituto Pasteur e, nel 1974, direttore del Centre national de la recherche scientifique (CNRS).
Cosa diceve Montagnier sui vaccini
Montagnier ha espresso varie considerazioni sui vaccini e sul loro utilizzo, spesso in maniera critica, senza però mai pubblicare alcuno studio e senza alcun serio controllo scientifico di supporto alle sue dichiarazioni. Il virologo è così diventato una personalità di spicco nella galassia dei movimenti antivaccinisti, che hanno ripreso più volte le sue affermazioni a sostegno delle loro tesi. Montagnier ha esternato in vari convegni organizzati da personaggi affiliati alle teorie no-vax dubbi riguardo alla sicurezza dei vaccini, che secondo lui potrebbero essere addirittura correlati allo sviluppo di disturbi dello spettro autistico e di altre patologie: tuttavia, il virologo francese non ha mai pubblicato alcuno studio a sostegno di ciò.
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Il Mattino