Morto Stefano Livadiotti, giornalista dell'Espresso, fra due giorni avrebbe compiuto 60 anni. A riferire la notizia è il settimanale sul suo sito internet, con un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Era un uomo elegante, spiritoso, corrosivo - scrivono Damilano, Abbate e Gilioli - che del nostro giornale condivideva il Dna, le virtù e i vizi, la passione per la verità, la scrittura acuminata, il gusto di rompere le scatole al potente di turno. Non aveva mai paura di scrivere quello che pensava o che scopriva e non aveva paura dei potenti, così come non aveva avuto paura nemmeno della malattia».
Proseguono il direttore e i vicedirettori dell'Espresso: «Livadiotti era così; sfrontato, indomito, senza inchini né timidezze né prudenze. Indifferente alle conseguenze che poteva avere su di lui quello che aveva scoperto e scritto, perché scoprire e scrivere dava il senso alla sua vita più di qualsiasi encomio o vantaggio personale. Era un uomo di sinistra, che non aveva avuto paura di scrivere un libro sulle incrostazioni dei sindacati; era un uomo di legalità che aveva scritto un best seller sulla casta dei magistrati. Un giornalista verticale, un uomo verticale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino