MOSCA - Boris Nemtsov, leader dell'opposizione russa a Vladimir Putin ed ex vicepremier liberale all'epoca della presidenza Ieltsin, è stato ucciso in un agguato mentre...
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Nemtsov è stato colpito dai sicari, scesi da un'automobile, nelle immediate vicinanze del Cremlino, secondo quanto ha riferito su Twitter Iuri Barmin, un suo amico e compagno di lotte politiche. Stando ai media, al momento dell'attentato era in compagnia di una donna.
Fisico di formazione, Nemtsov aveva 55 anni e nella seconda metà degli anni '90 era stato indicato come un possibile delfino di Boris Ieltsin per succedergli al Cremlino. Già governatore di Nizhni Novgorod, era arrivato a ricoprire importanti incarichi di governo a Mosca imponendosi come un riformatore.
Più tardi aveva fondato l'Unione delle Forze di Destra - una formazione liberale - assieme all'ex premier Serghiei Kirienko e all'altro ex vicepremier Anatoli Ciubais, ma a differenza di questi fin dai primi anni 2000 si era poi schierato in una trincea di forte e aperta critica nei confronti di Vladimir Putin.
Il Mattino