Con l'Italia «possiamo avere un accordo sulle regole, avvicinarci a queste regole, ma non può esserci una trattativa da mercanti di tappeti»: lo ha detto il...
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«Nel tennis - ha detto - quando la pallina cade sulla linea, magari leggermente all'esterno, un arbitro indulgente può considerare che hai segnato il punto (?) Ma se lanci la pallina sugli spalti, non c'è arbitro che possa accettare il punto». Oggi, con l'Italia, «la pallina è sugli spalti, e la Commissione è l'arbitro».
Moscovici ha parlato oggi ai deputati della commissione per gli Affari europei all'Assemblea Nazionale di Parigi. Ed ha ribadito che un commissario non può non far rispettare le regole ma che tenterà «fino all'ultimo» di trovare un accordo con Roma. «Questa - ha detto - è la profonda volontà della Commissione europea e del sottoscritto».
«Possiamo trovare soluzioni soltanto insieme», ha spiegato, riconoscendo che la Francia «non è morta di procedura per deficit eccessivo».
«Abbiamo bisogno dell'Italia, un Paese fondatore dell'Unione europea, al centro della zona euro»:lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, intervenendo dinanzi ai deputati della commissione per gli Affari europei all'Assemblea Nazionale di Parigi.
«Sono convinto che anche l'Italia consideri che il suo avvenire sia nel cuore dell'Europa e della zona euro», ha aggiunto, spiegando che «ci sono sempre paradossi elettorali: proprio mentre il governo ha su questi argomenti posizioni non perfettamente leggibili, la popolazione italiana è fortemente legata all'appartenenza all'euro».
L'Italia- ha continuato il commissario - «rappresenta un rischio per la crescita, un rischio per la coesione della zona euro, un rischio per il Paese stesso». «Volontà assoluta della Commissione, non solo mia, di non provocare o accettare una crisi tra Roma e Bruxelles», ha concluso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino