PORDENONE - Computer, telefonini e tablet sequestrati a Giosuè Ruotolo, unico sospettato del delitto del palasport, potrebbero indicare dove il futuro finanziere si trovava nel...
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Ieri il Reparto telematico del Ros ha eseguito ulteriori copie forensi sugli ultimi supporti informatici sequestrati, operazione che proseguirà anche oggi. L’attività di analisi sarà invece delegata separatamente. C’è chi parla di Ruotolo come un esperto di informatica in grado di modificare i dati contenuti nelle memorie dei computer. Ma il suo consulente tecnico, Giuseppe Dezzani, lo esclude: «So che è un referente informatico in caserma, non un tecnico che si occupa di reinstallazione e riparazione».
I SUOI MOVIMENTI CATTURATI DALLE TELECAMERE
Gli elementi a suo carico, raccolti in questi sei mesi, sono rimasti a lungo disgregati: c’era un alibi poco convincente e c’era la sua l’Audi A3 grigia che, agganciata da due telecamere, ha impiegato troppo tempo per percorrere via Interna fino in via Colombo, dove il l’ex coinquilino e commilitone di Trifone abita. A far decollare l’idagine è stato il ritrovamento della pistola nel laghetto, ancora perfettamente funzionante durante le prove di sparo, nonostante fosse rimasta sei mesi in acqua. Certo, manca il movente, ma i chiarimenti che Ruotolo dovrà fornire martedì prossimo sono tanti. A cominciare dal rapporto con Trifone e Teresa... Leggi l'articolo completo su
Il Mattino